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da: organizzatori

Dopo tanti concerti in giro per la penisola, VINSANTO presenterà all’Oste in Piazza di Medelana (Fe) “Qualche giorno di vantaggio”, uscito per Bajun Records all’inizio del 2015.

Descrizione e bio

Dieci tracce dal sapore mystic blues sostenute da un registro lirico che si colloca in un luogo indefinito fra Hazlewood e Tenco, fra i fantasmi elettrici cantautoriali della Via Emilia e le fabbriche deflagrate della statale SS253. È l’esordio come solista di VINSANTO, all’anagrafe Bruno Orioli, da Faenza, già cantante dei Saluti da Saturno, coi quali ha collaborato con artisti come Vinicio Capossela, Arto Lindsay, Massimo Simonini e partecipato al Premio Tenco 2012.
Ha accompagnato la scrittrice Grazia Verasani nei reading di presentazione del libro “Accordi minori”, sulle vite di musicisti come J.Buckley, K.Cobain, J.Joplin e Ian Curtis.
“Qualche giorno di vantaggio” è uscito per la neonata etichetta Bajun Records, dell’eclettico producer Riccardo Rinaldi aka “Ohmguru” (Irma Records, Aeroplanitaliani, Neffa, produttore e collaboratore dei Sud Sound System).

Recensioni

«Il nuovo progetto solista di Bruno Orioli (ex voce dei Saluti da Saturno) prende spunto dal retaggio culturale di una regione italiana da sempre isola fertile in termini di produzione artistica. Il lavoro in questione declina una gradevole miscela di folk, cantautorato e richiami blues in dieci episodi, dove emerge una lieve malinconia che si incastra alla perfezione con la scarna architettura di un’opera capace di impattare sull’ascoltatore senza ricorrere ad eccessivi orpelli..»
(Rockerilla, Alessandro Bonetti, febbraio 2015)

«Un esordio caloroso quello di Bruno Orioli, faentino già cantante degli sperimentali Saluti da Saturno. Parafrasando il titolo, il vantaggio posto in essere con questo disco si misura nella distanza che Vinsanto prende dai cantautori degli anni Zero, sporcando le trame strumentali con del blues e piazzando gli italici versi su un registro lirico evocativo…»
(Rumore, Francesco Bommartini, marzo 2015)

«Qualche giorno di vantaggio, primo lavoro di Vinsanto, sta riscuotendo molto interesse anche per via anche dei deliziosi live in acustico che stanno riempiendo il tour partito da poche settimane… Blues, folk e spiritual si mescolano in tutti i dieci brani dell’album, rivelando le già note qualità dell’artista di Faenza…»
(Losthighways.it, Davide Guarini, marzo 2015)

«In Qualche Giorno Di Vantaggio Orioli mette in evidenza tutta la sua grande abilità nello scrivere canzoni immediate e orecchiabili ma in ogni caso costruite ed arrangiate con estrema astuzia, eleganza e maturità… Qualche Giorno Di Vantaggio è un album genuino ed è ricco di raffinatezza. Scorre che è una meraviglia e oltre a dispensare melodie favolose – e il più delle volte dal piglio retrò – rilascia con costanza dosi letali di poesia e dolcezza… Che sia solo il primo di tanti gioiellini»
(MusicOff, Alessandro Basile, marzo 2015)

«Vinsanto, all’anagrafe Bruno Orioli, dopo l’ottima esperienza alla voce con Saluti da Saturno, apre la carriera solista con un album ispirato, intimista, profondamente blues nell’approccio, attingendo da Nick Cave a Giancarlo Onorato fino a Cesare Basile. Ma l’impronta personale è forte e ben definita e rende “Qualche giorno di vantaggio” un lavoro ben calibrato, ottimamente interpretato e che si avvale di arrangiamenti, esecuzione e composizione interessanti e riusciti»
(Antonio Bacciocchi, marzo 2015)

«Esemplari gli arrangiamenti, voce calda da crooner, strumenti di un vintage graffiante assorbono l’attenzione».
(Sentireascoltare, Christian Panzano, aprile 2015)
«L’esordio solista di Vinsanto è materiale pregiato da cui partire per rendere possibile un re-impasto sonoro/stilistico nella tradizione cantautorale nostrana. Bruno Orioli fa del suo piccolo racconto in dieci episodi un’opera dai tratti internazionali ed ammalianti, dotata di quella freschezza compositiva che rapisce e invita alla riflessione…»
(Son of Marketing, Carmine Vitale, aprile 2015)

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di Piermaria Romani

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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