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da: Associazione Culturale PIV

Sabato 17 maggio 2014, alle ore 16.00, presso l’Agriturismo Principessa Pio in Via delle Vigne, 38 a Ferrara, l’Associazione Culturale PIV, in collaborazione con l’antropologa Lucia Galasso, inaugurerà l’evento “Vite di Donne”.

L’evento propone un approccio nuovo: raccontare il perché donne, provenienti da realtà personali e familiari diverse, abbiano scelto di sviluppare se stesse e il loro futuro con la terra, la polvere, la fatica e il sudore, per produrre vino.

Imprenditrici che lottano per questa scelta ogni giorno, che oggi può sembrare una moda, ma che, sicuramente, non lo era fino a una ventina di anni fa.

Queste storie verranno presentate da Lucia Galasso all’interno di una tavola rotonda, o meglio un salotto, dove le vignaiole invitate, provenienti da più parti d’Italia, e le professioniste del mondo dell’enogastronomia racconteranno come questa scelta si traduca nell’occuparsi di qualcosa che racchiude in sé sensibilità, ideali, poesia, creatività, rispetto e cultura con tutta la fatica fisica e mentale che questo comporta.

Interverranno Laura Rangoni, scrittrice e direttore responsabile presso Cavoloverde, Michela Pierallini titolare presso DettoFatto ComunicAzione, Michela Iorio responsabile presso Tagliatellealragù, Natascia Artosi titolare di Etica Vitis.

A corredare l’evento ci sarà una mostra fotografica collettiva, creata grazie alle fotografie messe a disposizione da tutte le invitate, che possa ben descrivere la storia passata e recente del loro legame con la terra e il vino. Una mostra che arriverà anche sui tavoli da degustazione dei vini, fruibili al pubblico a conclusione della tavola rotonda. Come tralci di vite, le foto intercaleranno bicchieri e bottiglie, pronte a raccontare la loro storia.

Tra le cosiddette Donne del Vino, ci sono anche artiste, che hanno fatto del vino il proprio mezzo per esprimere il proprio estro creativo.

Così, il vino non verrà solo degustato ma anche spennellato dalla bravissima artista piacentina Maurizia Gentili, che creerà originali Vinarelli.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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