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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Eletto il nuovo Comitato regionale di coordinamento del volontariato. Gazzolo: “Una risorsa preziosissima per la nostra comunità. Auguri di buon lavoro al presidente Bonini e a tutta la nuova squadra”

Il volontariato della Protezione civile ha un nuovo Comitato regionale di coordinamento. Le elezioni, che si sono svolte a Bologna, hanno designato presidente il reggiano Volmer Bonini (che è anche presidente del Coordinamento provinciale del Volontariato di Reggio Emilia) e vicepresidente Andrea Giovannoni della Croce Rossa Italiana; sono stati inoltre eletti i cinque componenti della giunta esecutiva.
“É un giorno importante per i nostri oltre undicimila volontari, che costituiscono una risorsa preziosissima per la comunità emiliano-romagnola – afferma l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo -.
Sono certa che il presidente Bonini e la sua squadra sapranno portare avanti con impegno e passione la missione ed i valori del volontariato, l’orgoglio del nostro sistema regionale di Protezione civile. Ringrazio chi ha fatto parte del precedente Comitato, presieduto da Marcello Gumina, per l’importante attività svolta in questi anni e auguro buon lavoro a tutti i nuovi eletti”.
I componenti del Comitato sono stati eletti, a larga maggioranza, dall’Assemblea regionale, composta tra gli altri dal direttore e da un funzionario dell’Agenzia regionale di Protezione civile, dalla responsabile del servizio volontariato, dai presidenti dei Coordinamenti provinciali del Volontariato di Protezione civile, dai rappresentanti delle Unioni delle Province, Comuni e Comunità montane (Upi, Anci, Uncem) e dalle associazioni regionali e nazionali di volontariato: Ana (Associazione nazionale Alpini), Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze), Federgev (Federazione regionale guardie ecologiche volontarie), Cri (Croce Rossa italiana) e Anc (Associazione nazionale Carabinieri).
Entra a far parte della giunta esecutiva del Comitato, ed è la prima volta, una rappresentante degli Enti locali; si tratta di Federica Manenti, responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, designata dall’Upi (Unione Province italiane).
“Il mio mandato – afferma il neo presidente Bonini – sarà all’insegna della più stretta collaborazione tra i componenti del Comitato.
Le cose da fare sono tante e c’è bisogno dell’apporto di tutti. Lavoreremo in collaborazione con la Regione e con le altre componenti istituzionali del sistema di Protezione civile, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, per rafforzare ulteriormente il ruolo del volontariato”.
I volontari di Protezione civile in Emilia-Romagna

L’Emilia Romagna può contare su 11.500 volontari di Protezione civile, riuniti in 298 associazioni, iscritte in un apposito Elenco regionale. Hanno funzioni operative e di supporto, sono formati e specializzati e intervengono a fianco di Vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato, Capitanerie di porto, Sanità ed altri operatori del sistema di Protezione civile per offrire assistenza alla popolazione e mettere in sicurezza i territori colpiti dalle emergenze.
Il Comitato regionale, previsto dalla legge regionale di Protezione civile n. 1/2005, ha funzioni consultive e propositive.
Elabora proposte e pareri in materia di promozione e sviluppo del volontariato, formazione e addestramento, procedure di attivazione e di intervento.

La composizione del nuovo Comitato

Presidente Volmer Bonini – Presidente pro tempore del Coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato per la Protezione civile della Provincia di Reggio-Emilia
Vice presidente Andrea Giovannoni – Delegato Regionale pro tempore all’attività di emergenza del comitato regionale Croce Rossa Italiana

Giunta esecutiva

•Mauro Azzi (presidente pro tempore dell’Associazione nazionale Alpini di Protezione civile dell’Emilia-Romagna)

•Stefano Camin (presidente pro tempore del Comitato provinciale di Parma delle Associazioni di Volontariato per la Protezione civile)

•Matteo Castelli (presidente pro tempore della Consulta provinciale delle Associazioni del volontariato per la Protezione civile di Bologna)

•Federica Manenti (rappresentante Unione Province italiane)

•Lorenzo Mirelli (presidente pro tempore del Coordinamento provinciale del volontariato di Protezione civile di Forlì-Cesena).

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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