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Questa sera il Museo “Remo Brindisi” del Lido di Spina ha svelato un volto nuovo. L’apertura del nuovo ordinamento delle opere, si colloca tra le iniziative volute, per celebrare il centenario della nascita del Maestro “Remo Brindisi”. In attesa dell’inaugurazione, prevista per il 25 luglio prossimo, del nuovo percorso completo (con apparato didascalico e contenuti interattivi, rinnovo del book shop ed avvio del progetto di manutenzione delle opere esterne), si è potuto quindi scoprire in anteprima assoluta il fascino di un museo rinnovato, in un’ottica di piena integrazione delle opere agli spazi. Villa Brindisi, ritenuta una fucina straordinaria di cultura contemporanea, un grande ed originale esperimento di arte, un museo “alternativo” in cui si poteva vivere, ma anche un luogo aperto a tutti, è stata inaugurata nel 1973.

“Lo spazio a disposizione consente di esporre solo 1/3 delle opere che fanno parte della collezione generale – ha evidenziato Laura Ruffoni, responsabile dei Servizi Museali Comunali -, e quindi si è deciso di farle ruotare. Questo museo è un esempio innovativo di integrazione tra le arti, una testimonianza del suo tempo, proiettata nel futuro che oggi si può ancora percepire in tutta la vitalità.”

Come noto lo stesso Remo Brindisi aspirava alla realizzazione di una casa-museo, un luogo vissuto, inteso come forma di rinnovamento dell’arte e del modo di viverla. Il nuovo percorso allestitivo, frutto della collaborazione tra il Comune di Comacchio e Co.ge.tour e del supporto ottenuto recentemente dalla Protezione Civile “Proteggere Insieme”, che ha movimentato ed imballato centinaia di opere, rese poi disponibili per l’esposizione attuale, si prefigge di integrare maggiormente la collezione al museo.

Nelle zone caratterizzate dal cosiddetto “Spazio Zero”, quello dell’accoglienza, posto all’ingresso, dove è situato un anello centrale con divani, Laura Ruffoni e Giuliana Beneventi, incaricata di Co.ge.tour per le visite guidate, hanno assegnato spazio alle opere dei “compagni di viaggio” di Remo Brindisi e di Nanda Vigo, amica del maestro, artefice del progetto di Villa Brindisi. Spiccano dunque Lotti, Fontana, Giò Ponti e molti altri.

Tante le novità per l’estate, a partire dai lavori di restauro e di manutenzione della collezione, attività che saranno aperte al pubblico, grazie ad un cantiere estivo di restauro e di riqualificazione, che si occuperà anche di quelle presenti nel giardino.

“Ogni 25 del mese costituirà per noi una data importante – ha rimarcato l’assessore alla cultura Alice Carli -, per creare un collegamento tra il 25 aprile, data della nascita del maestro Remo Brindisi a quella del 25 luglio, in cui è deceduto. Ma per noi Remo Brindisi resta sempre vivo e più che mai attuale. Il 25 giugno inaugureremo anche una mostra, interamente dedicata a Remo Brindisi, a Palazzo Bellini.”

I ringraziamenti sono poi stati estesi all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, alla Scuola di Restauro di Botticino per il prezioso, minuzioso lavoro di manutenzione delle opere (ormai sono più di 100 quelle restaurate dall’inizio della collaborazione) e ai settori comunali che hanno lavorato e continuano a lavorare, anche in funzione delle nuove opere di riqualificazione.

La visita guidata, effettuata da Giuliana Beneventi, ha consentito ai visitatori di tuffarsi, dapprima nella tavernetta, tra le opere degli artisti che negli anni ’70, hanno esternato il loro impegno politico e sociale attraverso l’arte (tra loro Lucio del Pezzo, Salvador Dalì ed Enrico Baj), per poi proseguire al primo piano, dove è situato anche lo studio di Brindisi. Presente all’evento anche la Giunta Comunale. Per tutto il mese di maggio la Casa-Museo “Remo Brindisi” del Lido di Spina resterà aperta dal venerdì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 15 alle ore 17.30. Nei mesi di Giugno, Luglio ed Agosto Villa Brindisi resterà aperta dal martedì alla domenica, dalle ore 19 alle ore 23. Per informazioni: tel 0533-330963 e 0533/81302, oppure info@podeltatourism.it

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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