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Da: Organizzatori

Workshop Freshfel Europe e Ciqa a Pechino con la partecipazione di Cso Italy, Assomela, Oranfrizer, Fruitimprese per un progetto comune di sviluppo delle relazioni commerciali Italia Cina

Pechino 31 ottobre 2016
Ottimo riscontro per il workshop organizzato da Freshfel Europe e CIQA ( Servizio Ispezioni Fitosanitarie Cinese) a Pechino con lo scopo di creare una base di conoscenza comune per le future relazioni commerciali, comprendere i rispettivi sistemi produttivi e soprattutto i quattro pilastri essenziali dello scambio commerciale tra i due paesi e cioè: l’accesso al mercato, le politiche fitosanitarie e i requisiti necessari, le politiche di sicurezza alimentare e i requisiti richiesti, le procedure specifiche per i diversi prodotti.
Il format del worhshop, molto efficace ed apprezzato, ha focalizzato, con interventi a due voci seguiti da discussione, tutti i temi importanti relativi agli scambi tra Europa e Cina con relazioni di Woo Huao direttore della Biosecurity Division dell’Aqsiq, Jerome Lepeintre, Capo della Sezione Agricoltura della delegazione Europea in Cina Ms Li Li Direttrice dell’Economic Crop Division del Ministero Agricoltura Cinese.
L’Italia ha presentato lo stato dell’arte per kiwi, mele, pere, agrumi con un intervento nella sessione Business Case dedicata alle imprese ed alle problematiche di scambio.
“Abbiamo avuto l’opportunità – dichiara Simona Rubbi – responsabile apertura nuovi mercati di Cso Italy – di presentare una fotografia chiara e analitica della situazione degli scambi commerciali di ortofrutta italiana in Cina con le ottime performance del kiwi, la crescita del kiwi giallo e le grandi potenzialità per lo sviluppo del mercato di pere, mele e agrumi”.
“Per quanto riguarda gli agrumi – dichiara Salvo Laudani Marketing Manager di Oranfrizer e Presidente di Fruitimprese Sicilia – abbiamo esposto con chiarezza lo stato dell’arte chiedendo che l’accordo tra Cina e Italia, siglato a gennaio 2016, sia applicato dalla campagna in corso e che sia inclusa in futuro la possibilità di effettuare il trasporto degli agrumi via aereo o treno oltre che via nave. Questa apertura- rimarca Laudani – e’ fondamentale per garantire l’arrivo di un prodotto di qualità eccellente e ritengo che il workshop di Pechino ci abbia offerto una grande opportunità”.
Per quanto riguarda mele e pere è stato evidenziato il fatto che il Ministero italiano ha inviato alle Autorità cinesi una comunicazione ufficiale nel marzo 2015 con la richiesta di apertura ufficiale dei negoziati per l’export, ma tale richiesta non ha ancora avuto risposta.
“Abbiamo colto l’occasione del workshop – dichiara Giulia Montanaro di Assomela – per presentare l’opportunità di avviare subito i negoziati per mele e pere congiuntamente e con la massima urgenza”.
La delegazione italiana ha apprezzato molto la presenza ed il supporto concreto offerto dal dott. Enrico Berti primo Segretario dell’Ufficio Economico e Commerciale e dalla Dott.ssa Raffaella Danielato dell’Ufficio Economico e Commerciale dell’Ambasciata Italiana a Pechino, nonché del Ministero delle Politiche Agricole.
Inoltre è emersa una chiara sintonia tra i rappresentanti dei 6 Paesi europei partecipanti alla missione nel ribadire che sarebbe necessaria una regia comunitaria nei negoziati, nonostante la Cina abbia ribadito che le trattative devono essere fatte autonomamente da ciascuno Stato membro.
Complessivamente l’iniziativa di Freshfel ha colto nel segno mettendo in luce le opportunità di un mercato immenso, ma soprattutto la necessità di un approccio di confronto e scambio costante con le Autorità cinesi per far comprendere a pieno, modalità di produzione, sistemi di difesa, trasporto e logistica dell’ortofrutta italiana.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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