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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Nell’anno dell’Expo dedicato all’alimentazione sarà un lavoro di dialogo e confronto straordinario per promuovere il territorio, l’ambiente e le eccellenze gastronomiche quello stimolato dal qualificato convegno Cibo, Globalità e Dieta Mediterranea – venerdì 11 settembre a partire dalle 16:00 presso il Centro Culturale Mercato ad Argenta – in occasione della fiera campionaria giunta alla sua 58 edizione.
Un appuntamento – promosso dal Comune di Argenta, Ascom, Fipe ed Associazione Aleotti – tutto dedicato al tema chiave e centrale dell’ alimentazione in particolare alla “forza” della dieta mediterranea con un esame di vari aspetti: il territorio, la qualità della vita, la filiera agroalimentare senza dimenticare un aspetto di business importante perché si calcola che la spesa delle famiglie fuori casa in termini alimentari valga qualcosa come 73 miliardi di euro all’anno e quindi è ovvio che puntare sull’alimentazione e in particolare sulla dieta mediterranea è strategico per gli operatori del settore agroalimentare e non solo.
Il pomeriggio si apre alle ore 15:30 con l’inaugurazione della Fiera di Argenta da parte del Ministro al Turismo Dario Franceschini, poi alle 16 in piazza Marconi al Centro Mercato) l’inizio dei lavori del convegno con i saluti istituzionali del primo cittadino Antonio Fiorentini e di Paolo Govoni presidente della Camera di Commercio di Ferrara.
A seguire una qualificata tavola rotonda con gli interventi di Patrizio Bianchi assessore regionale allo Sviluppo, Scuole e Formazione, di Maria Fiorenza Caboni docente di Tecnologia alimentare all’Ateneo di Bologna.
Il momento di confronto sarà arricchito dai contributi di Aldo Mario Cusano vicepresidente nazionale vicario della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe Confcommercio) e da Paolo De Castro in passato titolare del Ministero delle Politiche Agricole ed oggi Europarlamentare.
Un confronto voluto e sostenuto da Ascom Confcommercio Ferrara rappresentato nella tavola rotonda dal suo presidente provinciale Giulio Felloni, al cui fianco saranno inoltre Marcello Fiore direttore generale nazionale della Fipe e Matteo Musacci presidente nazionale dei Giovani Imprenditori della Fipe.
Darà anche il suo contributo – come dire sul campo – Mariagrazia Soncini chef e patron del ristorante stellato La capanna di Eraclio a Codigoro. A moderare gli interventi sarà Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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