Skip to main content

Da Organizzatori

Dal 1979, ogni anno il 16 ottobre 150 Paesi celebrano la Giornata Mondiale dell’Alimentazione indetta dalla FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura. Confagricoltura Ferrara da tre anni incontra gli studenti delle scuole del territorio, per spiegare l’importanza di temi quali la corretta alimentazione, ma anche e soprattutto l’insufficienza di alimenti, piaga che ancora è presente in molte aree del nostro pianeta, e poi la tutela dell’ambiente, la conservazione del territorio e delle risorse naturali, la lotta all’inquinamento, nella convinzione che il futuro si costruisca con una cor-retta informazione, affinché ai giovani sia chiara l’importanza del settore agricolo per nutrire il mondo e preservare il pianeta. Argenta, Berra, Bondeno, Codigoro, Copparo, Ferrara, Porotto, Tresigallo: sono più di 1800 gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado che quest’anno festegge-ranno il 16 ottobre con Confagricoltura Ferrara. Il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione di quest’anno è “Cambiamo il futuro delle migrazioni. Investiamo nella sicurezza alimentare e nello svi-luppo rurale”. La FAO ha accertato che sulla terra ogni 7 persone 1 è un migrante (circa 1/3 di questi ha un’età compresa tra i 15 ed i 34 anni) e le ragioni per cui questi migrano sono proprio determinate dalla fame, dalla povertà, dai cambiamenti climatici, oltre che dai conflitti. Combattere queste piaghe è un modo per limitare il fenomeno delle migrazioni, nella convinzione che le persone, se ne hanno l’opportunità, preferiscano rimanere nei propri Paesi e nelle proprie case piuttosto che migrare altrove. Con gli incontri si intende far conoscere alle nuove generazioni l’agricoltura di oggi, realtà fatta di competenza, studio e innovazione. Un’agricoltura in continua evoluzione, con imprenditori impegnati ad interpretare le esigenze di un mercato sempre più globale, che si trova a soddisfare consumatori sempre più attenti alla salubrità degli alimenti, alla tutela dell’ambiente e della biodiversità. Per far capire ai nostri ragazzi che l’agricoltura intesa come stile di vita, come patrimonio, come identità cul-turale, come antico patto con la natura per la tutela degli habitat e dei paesaggi, la conservazione del suolo, la gestione dei bacini idrici, il sequestro di anidride carbonica e la protezione della biodiversità, non ha prezzo!
Anche quest’anno, come è ormai tradizione, gli incontri si concluderanno con la consegna delle mele, merenda “alternativa” offerta dalle Aziende associate a Confagricoltura Ferrara. Ad ogni studente anche un simpatico promemoria con semplici azioni quotidiane utili a salvaguardare il nostro futuro. L’iniziativa rientra fra le azioni di Confagricoltura Ferrara a favore del territorio.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it