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da: ufficio stampa Crossroads

Nell’arco di due fine settimana consecutivi, l’edizione 2015 del festival itinerante Crossroads, organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, porterà al Teatro degli Atti di Rimini due sensazionali vocalist-strumentisti.

Si parte con Diane Schuur, pianista-cantante che si esibirà venerdì 17 aprile (inizio alle ore 21:15) in un omaggio a Frank Sinatra e Stan Getz, accompagnata da Julian Siegel (sax tenore e soprano), Ben Wolfe (contrabbasso) e Adam Pache (batteria). Al sontuoso mainstream della Schuur risponderà poi, sabato 25, il virtuosistico cantautorato di Raul Midón. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Rimini. Biglietti: intero euro 15, ridotto 12.

Il 2015 sarà anno di celebrazioni musicali in ricordo di Frank Sinatra, in occasione del centenario della sua nascita. Ma l’omaggio che Diane Schuur rende a questo cantante e attore entrato nel mito per le sue mirabili doti interpretative non meno che per una vita assai romanzata va ben al di là della semplice circostanza anagrafica. Tant’è che il disco I Remember You è stato pubblicato già nella primavera del 2014, quindi in anticipo rispetto alla ricorrenza, mentre il suo programma musicale affianca alle canzoni immortalate da Sinatra alcuni brani del repertorio di Stan Getz. Più che la ricorrenza di calendario, a motivare la Schuur infatti è la voglia di rendere omaggio a un carissimo amico personale (Sinatra, appunto) e al suo più importante mentore (Stan Getz). Fu infatti il sassofonista a scoprire il talento della Schuur, mentre si esibiva con il gruppo di Ed Shaughnessy al festival di Monterey nel 1979. Nel 1982 Getz invitò la Schuur a esibirsi alla Casa Bianca, e la seguì poi anche nell’esordio discografico, suonando sui suoi primi tre album per l’etichetta GRP. Da allora la cantante-pianista, nata cieca a Tacoma (Washington) nel 1953, ha raggiunto vette sorprendenti: si è esibita con Quincy Jones, B.B. King, Ray Charles, Stevie Wonder, Dizzy Gillespie, Maynard Ferguson, mentre la sua produzione come solista le è valsa la vittoria di due Grammy e un incondizionato amore da parte di un vasto pubblico.

 

Informazioni:

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656, e-mail: ejn@ejn.it

website: www.crossroads-it.org – www.erjn.it

 

Indirizzi e Prevendite:

Teatro degli Atti, Via Cairoli 42, tel. 0541 793828: biglietteria serale dalle ore 19:30.

Informazioni: Ufficio Attività Teatrali Comune di Rimini, tel. 0541 704293, fax 0541 704306, biglietteriateatro@comune.rimini.it.

Prevendita: Teatro Novelli, Via Cappellini 3, tel. 0541 793811, fax 0541 793818 (lun-sab ore 10-14).

Prenotazioni telefoniche: tel. 0541 793811 (lun-sab ore 12-14).

Prevendita on-line: www.vivaticket.it, www.crossroads-it.org.

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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