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Da Organizzatori

Venerdi 2 e sabato 3 giugno 2017 a Comacchio (FE), sulla spiaggia libera di Porto Garibaldi, e su tutto il suo lungomare, si terrà l’edizione 2017 del Comacchio Beach Festival, dedicata alla Sostenibilità – uno straordinario evento gratuito e aperto a tutti, tra musica, video, cultura e natura, che si connota già tra le più importanti manifestazioni della prossima estate italiana.
A questo interessante evento hanno subito aderito con entusiasmo numerosi artisti che si alterneranno sul grande palco allestito di fronte al mare.
Venerdì 2 giugno, sarà una prestigiosa serata di apertura che vede, come suo primo e unico protagonista della giornata, Antonello Venditti. Amato cantautore, sarà insignito del titolo di “Ambasciatore della Biosfera del Delta del Po all’interno del programma Unesco e sarà presente con uno dei pochissimi concerti che quest’anno terrà in Italia. Infatti dopo il sold out dell’8 marzo a Roma, innalzerà le sue canzoni nella notte di prima estate di Comacchio.
Per Sabato 3 giugno invece una giornata non-stop, dove la musica italiana, con i suoi tanti e diversi protagonisti, sarà un vero e proprio fuoco artificiale. Grandi artisti come Paola Turci, Mario Venuti, Sergio Sylvestre, Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, ma anche giovani talenti come Alice Paba, Andrea D’Alessio, Bouchra, Eva, Lelio Morra, Matthew Lee si esibiranno, uno dopo l’altro, per una serata in cui suoni e voci, festeggeranno assieme la natura e la cultura, in nome della biodiversità.
Questo concentrato di arte e musica sarà condotto dall’attore Paolo Ruffini che, accompagnato dalle performer Giulia Sola e Beatrice Baldaccini, coinvolgerà il pubblico con il suo carisma e la sua straordinaria ironia.
Questo progetto culturale, sostenuto dal Comune di Comacchio e da Visit Comacchio, anticipa e si fa portavoce dei valori del MAB UNESCO, che per la prima volta, con un grande evento a settembre 2017, proprio nei due Parchi del Delta del Po Emilia-Romagna e Veneto, in occasione dello Youth Forum, chiamerà a sé più di ventimila giovani da tutto il mondo.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), ha assegnato nel 2015 al Delta del Po la qualifica internazionale di Riserva della Biosfera per la conservazione e la protezione dell’ambiente all’interno del Programma sull’Uomo e la biosfera – MAB (Man and Biosphere), entrando così a far parte di una rete di ben 669 eccellenze mondiali: un importante tessuto connettivo e fondamentale strumento per la promozione dello sviluppo sostenibile nel mondo.
Ed è qui che avverrà a settembre il primo forum dei giovani 2017 MAB YOUTH FORUM, per un vitale momento di scambio, approfondimento e cultura.
Comacchio e il suo delta saranno inoltre, in quei giorni, lo scenario naturale dove, per Capolavori Immaginati, si gireranno due importanti videoclip di canzoni evergreen (“Notte prima degli esami” e “Com’è profondo il mare” ) decisi e approvati da Sony Music Entertainment Italy.
Il Festival, così, partendo dall’identità territoriale del Parco del Delta del Po, stabilisce una rete connettiva su differenti tematiche, unendo la musica e il cinema, all’ambiente, alla storia, alle tradizioni, all’arte, all’architettura del paesaggio e all’enogastronomia, al fine di valorizzare un ricco e diversificato patrimonio.
Il grande evento di Comacchio, prodotto e organizzato da Daimon film srl, con il sostegno del Comune di Comacchio e di Visit Comacchio, la compartecipazione dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po e dei Comuni di Mesola, Codigoro e Ostellato, e di Radio Bruno come media partner, sarà un evento completamente gratuito e aperto a tutti, una kermesse che unisce così molti aspetti culturali e di aggregazione che connettono le nuove generazioni a quelle precedenti, dove divertimento, impegno e scambio saranno il filo conduttore tra queste due straordinarie giornate e l’importante appuntamento dello Youth Forum del MAB UNESCO di settembre.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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