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da: organizzatori

Cambiamenti climatici e valore dell’acqua: nel ferrarese con ANBI e Consorzio di bonifica di Ferrara

Assegnato nell’occasione anche il terzo premio giornalistico “ Reporter Ambientale dell’Anno regionale “ a Flavio Isernia di Sky Tg 24

Lagosanto (FE) 18 Maggio 2016- 200 giovani studenti provenienti da tutta la regione, creatività, entusiasmo, nuove tecnologie e tematiche quanto mai attuali, strettamente legate alla salvaguardia dell’ambiente e alla valorizzazione del ruolo dell’acqua come risorsa irrinunciabile; sono questi, in sostanza, gli ingredienti essenziali che hanno animato la tappa conclusiva del concorso scolastico Acqua e Territorio – ViviAmo l’Acqua -progetto educativo ideato da ANBI Emilia Romagna e Consorzi di Bonifica giunto alla ottava edizione – che si è svolta a Lagosanto (FE) nello storico impianto idrovoro di Marozzo ospite del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. Quest’anno il concorso – patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e dall’Ufficio Scolastico Regionale Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – ha messo al lavoro dall’autunno scorso circa 4000 alunni in tutto il comprensorio regionale coinvolgendo classi e insegnati nell’elaborazione di un cortometraggio completamente autoprodotto. Il contenuto del filmato – da sviluppare liberamente e con fantasia – ha riguardato il passo dell’Enciclica di Papa Francesco – Laudato si – dedicato ai mutamenti climatici, all’incidenza che hanno sul territorio e all’importanza di maturare comportamenti e azioni virtuose per preservare e difendere l’ambiente in cui l’uomo vive nel rispetto delle regole della natura che ci circonda. La giornata all’impianto – a cui hanno preso parte il Sindaco di Lagosanto Romanini, l’ Assessore alla Pubblica Istruzione Mazzotti e il presidente del Consorzio di Pianura di Ferrara Dalle Vacche – ha visto già dalle prime ore del mattino i giovanissimi delle scuole Primarie e Secondarie misurarsi con numerosi laboratori didattici: tra scienza e biologia, alla scoperta della tecnologia degli impianti di bonifica e un’ immersione nella tradizione locale sul duro lavoro e i canti degli veri padri della rete consortile: gli scariolanti. La premiazione dei migliori lavori regionali ha visto primeggiare nell’edizione 2015-2016 di Acqua e Territorio proprio gli alunni ferraresi che hanno guadagnato la particolare menzione in tre categorie su sei, gli altri riconoscimenti sono stati attribuiti dalla giuria di qualità – presieduta dalla giornalista Paola Fedriga – a scolaresche di Piacenza, Modena e Lugo. Nel corso della manifestazione è stato assegnato il terzo premio giornalistico Reporter Ambientale dell’Anno 2015-2016 vinto da Flavio Isernia di Sky Tg 24 “per la professionalità e qualità del servizio offerto ai telespettatori su temi ed emergenze ambientali e sul ruolo dell’acqua nel territorio”. “Ogni anno – ha sottolineato il presidente di ANBI Emilia Romagna Massimiliano Pederzoli – vedere così tanti giovani che riflettono in modo approfondito e danno sfogo alla loro creatività sulle tematiche che riguardano il nostro lavoro quotidiano non solo è utile per sensibilizzare le generazioni del domani, ma ci arricchisce enormemente. Spesso ciò che l’occhio puro di un giovane vede senza alcun tipo di condizionamento a noi può sfuggire e Acqua e Territorio rappresenta anche un costante monitoraggio sulla percezione esterna del ruolo dell’acqua, del suo valore, dei possibili rischi che può creare e che noi come Consorzi di bonifica siam chiamati a mitigare”. L’evento – curato da Patrizia Narducci di ANBI ER e coordinato da Andrea Gavazzoli è stato animato dagli interventi dell’attore formatore ambientale Lorenzo Bonazzi. Il presidente del Consorzio ospitante Pianura di Ferrara Franco Dalle Vacche ha ribadito infine la valenza delle attività scolastiche :“ questi ragazzi saranno i consorziati del futuro, ma già oggi sono in grado di diffondere al meglio messaggi importanti ai loro genitori riguardante il ruolo fondamentale delle acque sul territorio e l’utilità del lavoro del Consorzio di Bonifica”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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