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Da: CNA Ferrara

La manifestazione, in corso a Modena, è una straordinaria opportunità per le PMI per promuovere affari e relazioni economiche. Oltre 1200 imprenditori presenti all’iniziativa partita da Ferrara

E’ particolarmente nutrito il gruppo delle aziende ferraresi che quest’anno hanno scelto di partecipare all’edizione 2018 del CNA Network Business Day, inaugurato questa mattina (mercoledì 5 dicembre) a Modena, alla presenza (vedi foto) del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e del Presidente Nazionale di CNA Daniele Vaccarino.

La manifestazione, partita proprio da Ferrara nel 2013, si è successivamente trasformata in un evento di rilevanza regionale e poi nazionale, che punta a creare occasioni di incontro, relazione e quindi business tra aziende del settore della meccanica e dei servizi alle imprese. Il tutto con una formula innovativa, che prevede incontri programmati tra imprese di una ventina di minuti ciascuno.

Quest’anno, alla manifestazione partecipano complessivamente 370 imprese e 1200 imprenditori, tra piccole e medie imprese e grandi player globali.

“La CNA di Ferrara – spiega il direttore Diego Benatti – ha sempre creduto in questa iniziativa, che ogni anno produce nuove occasioni di business per le imprese. Il nostro compito, d’altra parte, è creare reti che si traducano in opportunità per le nostre aziende”. Per questo motivo l’imprenditoria ferrarese arriva al CNA Business Day forte di una rappresentanza di 21 aziende, tra le quali figurano player globali come la Berco di Copparo o Toyota Handling System; inoltre, società come Sipro-InvestinFerrara, che si occupano di attrazione di investimenti. Numerose le aziende associate a CNA Ferrara che, elenchiamo di seguito.

Ambienti Digitali srl (servizi di rendering digitale 3D); Brain srl (agenzia di comunicazione); Bretelle Studio srl (comunicazione e pubblicità); Cierre srl (produzione elettronica in outsourcing); Este srl (Engineering avanzato in campo agricolo e automotive); Europa sas di Occhiali Armando e C. (officina meccanica di precisione); Inside Comunicazione srl (comunicazione e web agency); Hydraulic Service srl (oleodinamica applicata); Improving Trends (consulenza alle imprese); Incico spa (soluzioni di ingegneria integrata); Logikamente srl (software per i processi produttivi); Metal Sab Più srl (verniciatura industriale metalli); Omnia Nova srl (consulenza organizzazione aziendale); OMC srl (carpenteria metallica); Puzzle Art srl (Stampa Digitale); Rollbo Engineering srl (ricerca e sviluppo tecnologico); Teamplast srl (imballaggi per aziende); Winklink srl (servizi finanziari); Total Quality srl (consulenza del settore industriale e dei servizi); Zenith Ingegneria srl (rilevamenti topografici e cartografici avanzati).

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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