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12 dicembre Ferrara
Domenica mattina l’associazione Plastic Free, con il patrocinio del Comune di Ferrara, ha organizzato per le vie della città un raccolta di mozziconi e piccoli rifiuti con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini a non gettare più nulla a terra La giornata con temperatura rigida, ma con un bellissimo sole, è iniziata a Porta Paola, dove i volontari, divisi in 5 gruppi, per percorsi diversi raccogliendo con guanti e pinze, hanno raggiunto il centro cittadino.
Una bella foto insieme sotto l’albero in piazza Duomo e tanta sensibilizzazione parlando con i cittadini incuriositi e regalando ai fumatori i porta mozziconi portatili forniti dal Gruppo Hera.

Sono stati raccolti quasi 13 kg di mozziconi con una stima di poco meno di 19.000 pezzi 19.000 GESTI DI INCIVILTA’ Raccolti anche due sacchi grandi di altri piccoli rifiuti e parecchie bottiglie di vetro Una passeggiata ecologica alla portata di tutti, per far capire l’impatto di un gesto considerato banale, ma dal grande peso in termini di inquinamento. Basta davvero poco, come usare un porta mozziconi tascabile per evitare questo scempio, il mondo non è un posacenere.”
Il rientro sempre a Porta Paola dove abbiamo festeggiato bevendo vin brulé, thè e caffè e mangiando l’ottima torta tenerina offerta da un panificio della zona.

Le raccolte Plastic Free sono sempre un momento di ritrovo sociale, di festa, di svago, due ore all’aria aperta tra battute e chiacchiere. Tra un sorriso e l’altro si sensibilizzano le persone, si fa del bene alla natura, all’ambiente e anche a noi stessi.
L’incivile gesto di gettare un mozzicone a terra è un comportamento diffuso, purtroppo quasi normale. Probabilmente non si ha la consapevolezza del il fatto che questo tipo di rifiuto impiega da 5 a 15 anni per degradarsi e nel frattempo rilascia molteplici sostanze tossiche nel terreno, oltre ad essere scambiato come cibo dagli animali causando loro importanti complicazioni anche mortali.

Con questa iniziativa vogliamo portare in evidenza l’entità del problema, diffondere il più possibile il nostro slogan #cambiagesto affinché, questo spiacevole gesto, possa appunto essere cambiato, adottando un comportamento rispettoso e consapevole verso l’ambiente e il territorio.
L'associazione nazionale Plastic Free, ormai ben radicata in tutta la provincia ha come obiettivo la sensibilizzazione sulla pericolosità della plastica dispersa in natura.

L’impatto di questo materiale sugli ecosistemi è devastante e sta diventando insostenibile. La Onlus si sta impegnando tantissimo per portare le persone ad essere più consapevoli su questa tematica ed in soli due anni ha recuperato oltre un milione di kg di plastica e rifiuti, coinvolgendo migliaia di volontari e associati, dirigendo ora la sua attenzione al mondo della scuola per educare i più giovani al rispetto del pianeta. In quest’ottica, oltre alle classiche pulizie ambientali, Plastic Free ha aderito anche alla campagna per sensibilizzare sul tema mozziconi, lanciando l’hastag #cambiagesto.

Platic Free – Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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