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Da: Uisp Ferrara

Anche il 39° Memorial Mario Cardinelli – la mezza maratona Uisp svoltasi domenica 27 novembre 2016 a Pontelagoscuro (Fe) – ha registrato grandi numeri, sono stati infatti ben 450 gli iscritti alla sola competitiva, per un totale di oltre 850 partecipanti con la non competitiva e le mini podistiche.
La vittoria è andata a Daniele Angelini, giovane ventottenne dell’Atletica Bondeno che ha fatto subito centro alla sua prima esperienza con la mezza maratona, riuscendo a dominare abbastanza agevolmente Angelo Marchetta della Salcus. Al terzo posto un altro atleta della Salcus, il pompiere Michele Bedin. Un po’ più staccato l’atleta giunto secondo l’anno scorso, Haoul Abderazzak. Il favorito, Massimo Tocchio, non ha potuto partecipare a causa di un malanno.
La gara femminile ha fatto registrare anch’essa un nome nuovo da scrivere nell’Albo d’Oro del Cardinelli, con la veneta Erica Cazzadore della Salcus, che si è imposta su Chiara Gaiani della Vigaranese. Al terzo posto un’atleta di origine inglese, Whitfield Beverley.
Fiore all’occhiello dell’atletica ferrarese, il Memorial Cardinelli rappresenta la chiusura del campionato ferrarese di mezza maratona. Come da tradizione, partenza e arrivo avverranno nella cornice di piazza B. Buozzi, il percorso, messo a punto dall’organizzazione del gruppo giudici della Lega atletica leggera Uisp, abbraccia il parco urbano Giorgio Bassani e, idealmente, la vasta zona dell’antico Barchetto, riserva di caccia degli Este, toccando anche le frazioni di Malborghetto e Francolino. Un percorso complesso, reso possibile grazie alla collaborazione del centro di promozione sociale Quadrifoglio, del centro di promozione sociale Il Barco, della parrocchia di Pontelagoscuro, delle Pro loco di Pontelagoscuro e di Francolino.
Il presidente Uisp di Ferrara, Enrico Balestra, ha ricordato che quest’anno il Cardinelli è stato inserito nell’elenco delle azioni per la sensibilizzazione alla lotta contro l’Aids, iniziativa promossa da ASL Ferrara, Azienda Ospedaliera Sant’Anna e Avis Ferrara. Un pensiero è andato, inoltre, alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre), cui Uisp ha dedicato uno degli striscioni del Memorial Cardinelli.
Nella manifestazione, oltre alla classica mezza maratona, si è svolta una camminata ludico-motoria non competitiva per tutti di 6 km e due tracciati di minipodistica di 2.000 metri e 500 metri per i giovanissimi.

ASSOLUTI MASCHILI
1 Daniele Angelini (Atl. Bondeno)
2 Angelo Marchetta (Salcus)
3 Michele Bedin (Salcus)
4 Haoul Abderazzak (Salcus)
5 Enrico Rivi (pol. Scandianese)

ASSOLUTI FEMMINILI
1 Erica Cazzadore (Salcus)
2 Clara Gaiani (Vigaranese)
3 Whitfield Beverley (Bristol and West AC)
4 Chiara Pacchiega (Pol. Quadrilatero)
5 Alessandra Gratton (Gruppo Marciatori Teenager)

SOCIETÀ
Quadrilatero 85 iscritti
Ferrariola 41
Scuola Materna Pontelagoscuro 27
Finale Emilia 26
Salcus 24

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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