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da: organizzatori

CAMERA DEI DEPUTATI

SALA DELLA REGINA

VENERDI’ 8 LUGLIO ORE 16.30

L’evento è organizzato per celebrare il 450° anniversario della Nascita di Giovan Battista Basile, nato a Giugliano il 15 febbraio 1566.

Basile è stato uno straordinario personaggio della cultura partenopea, ma anche di quella europea.

Con la sua storia biografica ha dimostrato di essere uno dei più illuminati letterati del Barocco, ma anche dei politici del suo tempo. Incaricato infatti di gestire, per conto di famiglie nobili del sud Italia, le loro proprietà, fu spesso impegnato per conto di Principi e Conti in ruoli di governo, che svolse con la massima onestà cercando di trovare sempre il giusto equilibrio tra le richieste dei signori, e le esigenze della gente del popolo.

Attratto dalla cultura popolare più che dalle noiose giornate trascorse a corte, appena poteva fuggiva tra la gente (sotto mentite spoglie), per raccogliere testimonianze che lo avrebbero aiutato a meglio gestire il governo della città, ma anche racconti della tradizione orale che sarebbero diventati materia ricca da trasferire nel suo lavoro di studio, ricerca e revisione che avrebbero fatto diventare queste storie l’opera più significativa del Barocco Italiano, ma è soprattutto dato vita ad un nuovo genere letterario: il romanzo fiabesco.

L’evento si svolgerà nell’arco di due ore circa è vedrà alternarsi artisti, studiosi, scrittori, attori e personalità della Cultura, partendo dalle recenti pubblicazioni della traduzione della sua opera “Lo cunto de li cunti” dal napoletano antico all’ italiano contemporaneo, curate da Domenico Basile e Grazia Zanotti ed edite da L’Isola dei Ragazzi.

Il libro sarà distribuito in tutte le Feltrinelli di Roma e online su piattaforme digitali.

PROGRAMMA DELL’EVENTO

1) Apertura Carla Ruocco (Onorevole M5S)

2) Intervento Musicale: Villanella ”Che all’acqua vai”

3) Lettura/recitata :” LA GATTA CENERENTOLA“

4) Primo intervento di introduzione: Domenico Basile e Serena Altieri

5) Intervento musicale: Villanella “Vurria crudel tornare” (da Lo cunto de li cunti)

6) Lettura/recitata: Il COMPARE (ambientato a Pomigliano) letta da Nico Mucci

7) Intervento del Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio

8) Intervento musicale: villanella “Tu sai che la cornacchia”

9) Lettura/recitata della fiaba LA CERVA FATATA

10) Intervento di, Leonardo Cruciano premio David di Donatello per il film di Matteo Garrone “Tale of tales”;

11) Lettura/recitata della fiaba VARDIELLO

12) Intervento del professor Ettore Massares; Patrizio Rispo

13) LE PAPERE recitata da Teresa Barretta

14) Chiusura Salvatore Micillo (onorevole M5S)

Prefazione di Domenico Basile

La riedizione de “Lo cunto de li cunti, seconda giornata” avviene, dopo dieci anni dalla sua prima pubblicazione, in occasione del 450° anniversario della nascita di Giambattista Basile.

In questi anni grazie al susseguirsi di numerosi eventi divulgativi del “Cunto” la figura di Giambattista Basile ha avuto una grande risonanza nazionale che ha svincolato l’autore dall’ambito prettamente letterario avvicinandolo ad una platea più vasta.

Finalmente l’inventore del nuovo genere letterario fiabesco è così giunto al pubblico popolare cui era originariamente rivolto.

L’esposizione dell’opera attraverso la lettura dei suoi brani più significativi è arrivata alla gente comune, ma soprattutto ai nostri i giovani che hanno scoperto con sorpresa l’autentica radice letteraria di molte fiabe famose a loro già note.

Grazie alla sinergia creatasi con Grazia Zanotti Cavazzoni, co-autrice insieme al sottoscritto della traduzione in italiano dal dialetto antico napoletano della seconda giornata del “Cunto” e grazie alla casa editrice L’isola dei Ragazzi di Napoli che ha sempre creduto in questo progetto, sono riuscito a promuovere la divulgazione di questo testo troppo spesso dimenticato o sottovalutato.

In questo senso fondamentale è stata la trasposizione cinematografica del regista Matteo Garrone che con il film di sapore internazionale Tale of tales ha proiettato letteralmente l’opera del Basile oltre i nostri confini così come era già accaduto nei secoli passati grazie alle traduzioni di Charles Perroult e dei fratelli Grimm.

Giambattista Basile è nato a Giugliano in Campania nel 1566 ed è un autore del Seicento tra i più rappresentativi della letteratura Barocca che ha nobilitato il dialetto napoletano trasformandolo in una vera e propria lingua letteraria.

Il Basile ascolta i racconti della tradizione popolare, prevalentemente del sud, e capisce di aver scoperto un tesoro culturale che andava fermato sulla carta e tramandato ai posteri.

Prima dell’opera del Basile i racconti erano destinati ad un pubblico popolare poco colto abituato ad ascoltare più che a leggere, prevalentemente composto da famiglie umili, che la sera dopo una giornata di faticoso lavoro si riuniva intorno alla donna più saggia o più anziana della comunità per ascoltare i racconti più disparati.

La scrittura de “Lo cunto de li cunti” segna il passaggio dalla tradizione orale a quella scritta, il passaggio dal racconto popolare alla fiaba. Da questo momento in poi la fiaba può essere letta da tutti cominciando così a diffondersi nelle corti italiane ed europee e diventando un vero e proprio tipo di intrattenimento.

Il Basile era un uomo colto con alle spalle una famiglia agiata che gli permise di approfondire lo studio della letteratura sotto la guida di Giovan Battista Marino massimo rappresentante della poesia barocca in Italia.

Con l’illustre precettore apprende i rudimenti della grammatica barocca che poi riutilizzerà nella organizzazione strutturale della sua opera e dei singoli racconti. La lingua prescelta sarà il dialetto napoletano ritenuto dal Basile l’espressione più aderente ai contenuti e alle trame narrative dei racconti.

Giambattista Basile mise insieme tali racconti durante tutta la sua vita ricca di avventure e viaggi che lo portò a confrontarsi con luoghi e stati sociali molto differenti dal suo.

Egli infatti ricoprì incarichi pubblici e privati per conto di nobili famiglie napoletane cercando di tutelare sia gli interessi dei signori che i diritti dei più deboli. Attraverso la frequenza e lo studio ravvicinato della vita quotidiana delle classi più povere scoprì la tradizione dei racconti orali verso la quale sviluppò una profonda passione che spesso lo trascinò sia in luoghi loschi e cupi come la taverna del Cerriglio a Napoli e sia in sconosciuti borghi ameni dell’Irpinia e della Basilicata dove in seguito scelse di ambientare le trame di alcuni racconti.

In questa riedizione della “Seconda giornata” si mettono in evidenza alcune fiabe famose in tutto il mondo grazie non solo ai già citati fratelli Grimm e Charles Perrault ma soprattutto ai film animati di Walt Disney.

In particolare la fiaba di Petrosinella diventa Rapunzenn, quella di Cagliuso, ambientata nell’allora casale di Melito vicino Napoli, diventa Il Gatto con gli stivali ed infine quella de Il Compare ambientato nell’allora casale di Pomigliano dalla quale molta commedia napoletana ha attinto per la definizione dello stereotipo dell’amico scroccone!

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