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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Colora e profuma la città: è il Maggio Ferrarese. E’ questo lo slogan del concorso Balconi e Negozi in Fiore 2016 promosso dall’associazione culturale Pro Art ed Ascom Confcommercio – con il patrocinio del Comune e della Regione – al quale potranno partecipare sia i privati (sezione balconi, ma anche davanzali, porticati) che gli stessi negozianti del centro (con particolare riferimento alle vetrine od alle soglie degli esercizi stessi).
Il concorso – nell’ambito della manifestazione Giardini Estensi – prevede le iscrizioni entro il 1° maggio (da inviare alla email ferrarainfiore@gmail.com oppure da recapitare nell’apposito punto informativo in Castello, sala Alfonso I, dal 30 aprile al 1° maggio). Il regolamento è consultabile sul sito www.ascomfe.it oppure su www.giardiniestensi.it
Poi un’ apposita giuria visionerà nel mese di maggio le realizzazioni floreali a tema libero (tra il 5 ed il 20 per i balconi, tra il 16 ed il 22 invece per i negozi) e selezionerà per ognuna delle due sezioni i primi tre classificati che verranno premiati a cura di Ascom.
“Piace quest’iniziativa – commenta il presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara Giulio Felloni – con la quale intendiamo coinvolgere l’intero centro storico affinché si trasformi in un vero e proprio giardino diffuso. E’ un modo come Associazione – ricorda Felloni – per contribuire a rendere la nostra città ancora più accogliente, attraente ed elegante. In definitiva una via più bella con poco sforzo, ma con l’impegno di tutti è possibile. Un concetto che vogliamo allargare alla città”.
Dal canto suo Paolo Orsatti, presidente di Pro Art aggiunge: “Con la quarta edizione di Giardini Estensi prende il via una nuova iniziativa della Pro Art, un’associazione culturale che in termini di bellezza, promuove da anni attività ed iniziative. Il concorso è un atto di partecipazione per rendere la nostra città ancora più bella ed accogliente, non solo per i turisti ma anche per i ferraresi, che potranno condividere una gradevole esperienza in rapporto con la natura” spiega il referente del sodalizio culturale.
Tre gli sponsor tecnici che sostengono l’iniziativa: Clorophilla…tutto per il Verde, La Bottega Fiorita e Zerbini garden che proporranno una serie di sconti mirati ed esclusivi a quanti parteciperanno al concorso previa presentazione della prova di iscrizione.

Clicca qui per scaricare la scheda di iscrizione.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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