Skip to main content

da: organizzatori

Domani Sala Borsa ospita una giornata di formazione gratuita aperta a tutti i laureati e i laureandi, che si preparano ad entrare nel mondo del lavoro e a quanti, giovani e meno giovani, sono in cerca di occupazione e vogliono migliorare la propria presentazione. Quattro esperti guideranno i ragazzi nel processo di ricerca e selezione dei candidati, spiegando cosa fare e non fare per entrare in contatto con un’azienda e come utilizzare in modo efficace i social network.

Marco Lotito (#WCAP Accelerator), Davide Bennato (Università di Catania), Emilio Luongo (HRS) e Tommaso Aiello i quattro coach d’eccezione, che daranno gli strumenti concreti per confrontarsi con le richieste del mondo del lavoro e valorizzare le proprie attitudini: ulteriori temi di confronto saranno infatti la green economy e i green job, ma anche l’auto-imprenditoria. La giornata è organizzata da Fondazione Emblema in collaborazione con il Comune di Bologna in occasione della Borsa del Placement, in corso dal 28 al 30 ottobre a Palazzo Re Enzo.

La giornata è ad accesso libero, previa registrazione. Per partecipare è necessario iscriversi, inviando una mail a info@borsadelplacement.it

L’ottava edizione della Borsa del Placement (Bologna, 28-30 ottobre) si apre oggi pomeriggio a Palazzo Re Enzo, con un intervento in videoconferenza del Ministro Giuliano Poletti. L’evento internazionale – dedicato all’incontro tra atenei e imprese sui temi della formazione e del lavoro, in particolare dei più giovani – ormai da tre edizioni si svolge a Bologna e porta in città i delegati di imprese, politici e oltre 100 atenei italiani e stranieri, provenienti soprattutto da Est-Europa e Nord-Africa ma anche Brasile, Canada e Libano.

L’evento, tradizionalmente riservato agli addetti ai lavori, si apre quest’anno alla città grazie alla collaborazione con il Comune di Bologna.

“Con questa manifestazione cerchiamo, da anni, di dare il nostro contributo concreto per fare in modo che il dialogo, da più parti caldeggiato, tra Università e impresa diventi reale – dichiara Tommaso Aiello, CEO della Fondazione Emblema e ideatore del Forum – Quest’anno vogliamo lasciare un segno concreto anche alla città, ai ragazzi e alle ragazze in cerca di un lavoro, ai giovani e meno giovani. E lo facciamo con le competenze che abbiamo maturato, offrendo, a quanti vorranno iscriversi, una giornata di formazione gratuita per capire come presentarsi al meglio ad un possibile selezionatore o scoprire che forse si ha in tasca un’idea imprenditoriale di successo”.

La Borsa del Placement è dedicata quest’anno a Garanzia Giovani, il Piano Europeo a favore dell’occupazione giovanile: si farà il punto sui risultati a sei mesi dalla partenza nel nostro Paese e verrà presentata la nuova misura governativa dedicata al tema dell’orientamento.

Dopo l’apertura istituzionale, il 29 si entra nel vivo dei lavori. Nel Salone del Podestà si terranno gli incontri one to one tra atenei e imprese: oltre 1000 appuntamenti per capire quali sono le competenze che realmente le aziende richiedono ai giovani. Tra le aziende, Automobili Lamborghini, Carpigiani, CNH, Datalogic, Elextrolux, Ferrero, IBM, IMA, Johnson & Johnson, LIDL, Magneti Marelli, Maserati, SKY, Tetra Pak, Wartsila sono solo alcune delle imprese che prendono parte all’iniziativa (25% delle aziende sono emiliano romagnole). Mentre nelle sale di Palazzo Re Enzo si terranno una serie di workshop dedicati a temi specifici, come ad esempio ‘formare i formatori’ dei più giovani nelle scuole secondarie (dall’utilizzo dei social nelle scuole all’auto-imprenditoria).

Il 30 ottobre torna All Stars Meeting: 100 candidati top, quaranta ragazze e sessanta ragazzi, provenienti da facoltà scientifiche e umanistiche, avranno l’opportunità di fare una carrellata di colloqui con gli HR manager presenti in manifestazione. I 100 talenti sono stati selezionati in tutta Italia in base al curriculum, hanno un’età media di 24 anni (il più giovane ne ha 22), il 40% ha maturato un’esperienza di studio/lavoro all’estero e molti vantano anche una doppia Laurea (italiana e estera).

www.borsadelplacement.it

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it