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Coronavirus. A Bologna si vaccina anche di sera, fino alle 22: in programma altre 200 somministrazioni per ogni sessione aggiuntiva. Donini: “Disponibilità non scontata da parte del personale. Grazie a loro, un vaccino alla volta, ci avviciniamo al ritorno alla normalità, senza però abbassare la guardia”

Prima sessione serale nel punto vaccini della Fiera in programma lunedì 11 gennaio, si ripete anche il 15. Nuovi turni dedicati a categorie specifiche come le direzioni sanitarie, il personale sanitario di forze dell’ordine ed esercito, psicologi e assistenti sociali del Comune di Bologna

Bologna – Continua a potenziarsi la macchina vaccinale dell’Emilia-Romagna: a partire da lunedì 11 gennaio l’Azienda Usl di Bologna inizierà infatti a vaccinare anche di sera, estendendo l’orario di attività del punto vaccini della Fiera fino alle 22.

Sarà così possibile vaccinare fino a 200 persone in più per ogni turno serale: dopo quello di lunedì, il successivo è in programma venerdì 15 gennaio. Una scelta che da una parte permette di aderire in maniera ancora più stringente al cronoprogramma delle somministrazioni previste per i primi aventi diritto, cioè personale della sanità e operatori e ospiti delle strutture socio-assistenziali, dall’altra pone le basi per un corretto ed efficace svolgimento delle fasi successive della campagna vaccinale, che nei prossimi mesi riguarderà sempre più cittadini.

“In ogni fase di questa pandemia che ormai dura da quasi un anno ho sempre avuto la certezza che l’impegno e la disponibilità del nostro personale sanitario facesse la differenza- dichiara l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini-, e anche oggi ne ho la riprova: dopo mesi difficili, di impegno costante in prima linea, non era scontato trovare donne e uomini disposti a farsi carico di ulteriore lavoro”.

“Ma la sanità dell’Emilia-Romagna è una eccellenza proprio perché sono eccezionali le persone che vi lavorano: io non posso fare altro che ringraziarli- conclude Donini-, e ricordare a tutti che proprio per non vanificare gli sforzi dei nostri operatori è importante non abbassare la guardia e continuare a seguire tutte le misure di sicurezza. Un vaccino alla volta ci avviciniamo al ritorno alla normalità”.

L’Asl di Bologna in particolare ha scelto di dedicare questi nuovi turni aggiuntivi di vaccinazione ad alcune categorie specifiche, come le direzioni dell’Ausl stessa, dell’Istituto ortopedico Rizzoli e del policlinico Sant’Orsola, il personale degli uffici sanitari delle forze dell’ordine, dell’esercito e dell’Inail, gli assistenti sociali e gli psicologi del Comune di Bologna insieme ai rappresentanti delle associazioni dei pazienti e di quelle di volontariato attive negli ospedali.

L’andamento della campagna vaccinale in tutta l’Emilia-Romagna è aggiornato in tempo reale sul nuovo portale tematico della Regione, dove è possibile seguire tutti i progressi nelle somministrazioni:

https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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