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da: Ufficio Stampa Bologna Jazz Festival

Il Take Five Genuine Music Club torna a programmare una lunga stagione di concerti, ospitati nell’elegante salotto in stile newyorkese di via Cartoleria 15 a Bologna. Passata la pausa natalizia, Vito Meci, patron del locale, apre le porte a una varietà di indirizzi musicali. Tra questi un posto di preminenza spetta ai concerti jazz, che avranno una serata fissa, ogni giovedì sera (ma in un’occasione anche di sabato), con inizio alle ore 21:30, dal 28 gennaio ininterrottamente sino al 21 aprile: in tutto 14 live.
Culmine della programmazione sarà la presenza dell’entusiasmante tromba di Fabrizio Bosso, il 31 marzo, accompagnato dal gruppo Marea: uno spettacolo che ha già riscosso un enorme successo durante il recente Bologna Jazz Festival e che ora si replica anche per accontentare i molti che non hanno trovato posto in quell’occasione da tutto esaurito.
Nel variegato panorama delle altre serate spiccano nomi di rilievo della musica improvvisata come il clarinettista Achille Succi (il 10 marzo col Collettivo Phthorà) e il sassofonista Piero Bittolo Bon (in trio con Stefano Dallaporta e Andrea Grillini, il 21 aprile). Non mancherà un occhio di riguardo per il jazz cantato: con “Velvet Jazz”, l’omaggio a Carmen McRae di Corinna Presi (18 febbraio), le ironiche canzoni per i tempi di crisi di Cristian Grassilli, che presenterà l’album Crac si gira? (17 marzo), e infine con Irene Robbins e lo Standardtrio (24 marzo). Sul fronte dello swing più classicheggiante e virato nello stile manouche si aspetta il Minor Swing Quintet (11 febbraio), mentre le intense dinamiche del jazz mainstream troveranno ottimi esponenti nel trio del giovanissimo e promettente pianista Pietro Beltrani (25 febbraio), nel “Rust” Quartet del contrabbassista Luca Dalpozzo (26 marzo), nel trio del batterista Bruno Farinelli (7 aprile). Stimolanti aperture stilistiche si avranno nelle altre serate: sul repertorio dei Beatles, rivisto in imprevedibili riarrangiamenti dal trio Into the Beatles (28 gennaio); sul latin, il funk e la world music col quintetto del contrabbassista Pippi Dimonte, che presenterà il suo album di debutto Hieronymus (4 febbraio); verso il blues e la fusion pop-etnica con il sestetto Internote (3 marzo); con il mélange di musica contemporanea, jazz e suoni tradizionali dell’area mediterranea proposto dal quartetto OttoMani (14 aprile).

PROGRAMMA CONCERTI JAZZ

giovedì 28 gennaio, ore 21:30
INTO THE BEATLES
Emiliano Invidia: chitarre; Enrico Pitaro: chitarre; Roberto Rossi: percussioni
Ingresso: € 5,00

giovedì 4 febbraio, ore 21:30
PIPPI DIMONTE QUINTET
presentazione dell’album “Hieronymus”
Pippi Dimonte: contrabbasso; Marco Vecchio: sax; Simone Salvini: tromba; Alessandro De Lorenzi: chitarra; Nicola Benetti: batteria
Ingresso: € 5,00

giovedì 11 febbraio, ore 21:30
MINOR SWING QUINTET
Paolo Prosperini: chitarra; Alessandro Cosentino: violino; Laura Masi: chitarra; Francesco Angelini: tastiera; Tommy Ruggero: percussioni
Ingresso: € 5,00

giovedì 18 febbraio, ore 21:30
VELVET JAZZ
omaggio a Carmen McRae
Corinna Presi: voce; Andrea Papini: pianoforte
Ingresso: € 5,00

giovedì 25 febbraio, ore 21:30
PIETRO BELTRANI TRIO
Pietro Beltrani: pianoforte; Stefano Senni: contrabbasso; Marco Frattini: batteria
Ingresso: € 5,00

giovedì 3 marzo, ore 21:30
INTERNOTE
Francesco Saverio Magagni: pianoforte; Francesco Selvatici: sax; Daniele Nascetti: chitarra;
Gianmarco Bruno: tromba; Diego Camassa: basso; Stefano Di Marco: batteria
Ingresso: € 5,00

giovedì 10 marzo, ore 21:30
ACHILLE SUCCI feat. COLLETTIVO PHTHORÀ
Achille Succi: clarinetti; Filippo Ferazzoli: chitarra; Francesco Abbate: contrabbasso; Ivan Liuzzo: batteria
Ingresso: € 6,00

giovedì 17 marzo, ore 21:30
CRISTIAN GRASSILLI
presentazione dell’album “Crac si gira?”
Cristian Grassilli: pianoforte, chitarra e voce; Tommy Ruggero: batteria; Luca Dalpozzo: basso; Lorenzo Mantovani: chitarra
Ingresso: € 5,00

giovedì 24 marzo, ore 21:30
IRENE ROBBINS AND STANDARDTRIO
“Ella and More”
Irene Robbins: voce; Alessandro Gusella: pianoforte; Daniele Sabatini: batteria; Gianluca Ravaglia: contrabbasso
Ingresso: € 7,00

sabato 26 marzo, ore 21:30
LUCA DALPOZZO “RUST” QUARTET
Luca Dalpozzo: contrabbasso; Matteo Sabbatini: sax; Lorenzo Paesani: piano; Marco Frattini: batteria
Ingresso: € 5,00

giovedì 31 marzo, ore 21:30
MAREA feat. FABRIZIO BOSSO
Fabrizio Bosso: tromba; Andrea Dessì: chitarra; Massimo Tagliata: pianorte e fisarmaonica; Bruno Farinelli: batteria
Ingresso: € 20,00

giovedì 7 aprile, ore 21:30
BRUNO FARINELLI TRIO
Bruno Farinelli: batteria; Alessandro Altarocca: pianoforte; Blake Franchetto: basso e contrabbasso
Ingresso: € 5,00

giovedì 14 aprile, ore 21:30
OTTOMANI
Francesco Ganassin: clarinetto basso; Tolga During: chitarra fretless; Giuseppe Dimonte: contrabbasso; Lucio Forghieri: percussioni
Ingresso: € 10,00

giovedì 21 aprile, ore 21:30
BITTOLO BON – DALLAPORTA – GRILLINI TRIO
Piero Bittolo Bon: sax alto e clarinetto basso; Stefano Dallaporta: contrabbasso; Andrea Grillini: batteria
Ingresso: € 5,00

Informazioni:
Take Five Genuine Music Club
Via Cartoleria 15, Bologna
tel.: 051 229039
e-mail: info@takefivebologna.it
web: www.takefivebologna.it

Direzione artistica: Vito Meci

Ingresso
ingresso riservato ai soci Arci (la tessera Arci si può fare in loco)

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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