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Da Consorzio Visit Ferrara

Il 7 luglio 2017 c’è la Notte Rosa e poi, dopo le giornate in spiaggia, tanti eventi tra spettacoli, concerti ed enogastronomia. Da vivere con il consorzio Visit Comacchio.

Un’estate di grandi eventi a Comacchio (FE) e sui suoi 7 Lidi, dove godersi spiagge dorate ad un passo dalla rigogliosa vegetazione del Parco del Delta del Po (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), dove si snodano percorsi da attraversare a piedi, in barca, in bicicletta o a cavallo, fra lagune, scorci ambientali, saline e tante specie di animali rari. Una vacanza speciale da vivere grazie al consorzio Visit Comacchio, che fa parte di Visit Ferrara.
Per chi ha voglia di festa, dal tramonto di venerdì 7 luglio 2017 a Comacchio c’è la Notte Rosa, il Capodanno dell’estate che coinvolgerà tutta la Riviera Adriatica, dalla città sull’acqua della Provincia ferrarese fino a Riccione con 110 km di spettacoli, concerti, performance teatrali, enogastronomia e locali aperti fino all’alba. Il suggestivo Ponte dei Trepponti si illuminerà di rosa. A mezzanotte, il concerto di fuochi d’artificio in spiaggia e poi ancora spazio al divertimento, che continuerà anche nei giorni 8 e 9 luglio. Sul sito di Visit Comacchio – www.visitcomacchio.it – si può prenotare il pacchetto per 2 notti in camera matrimoniale con prima colazione a partire da 100 euro a persona.
Ma l’estate sulla costa di Comacchio è ricca di sorprese. Il 1° e 2 luglio 2017, nell’ambito della rassegna Ravenna Festival, c’è “Tra Anguille e Tarante”, musica, canzoni e spettacoli che raccontano le antiche tradizioni comacchiesi. I venerdì di luglio e agosto (14, 21, 28 luglio e 4, 11 e 25 agosto) c’è Comacchio by Night: le serate per chi vuole scoprire la città dopo le giornate al mare, approfittando dei tanti eventi sparsi nel centro storico tra musei e negozi aperti, musica, cultura, arte, mercatini, animazione ed intrattenimento per tutte le età. Lo scenario si fa ancora più poetico il 21 e 28 luglio e il 4 e 11 agosto, quando ci sono i Concerti in Salina, per ascoltare bellissima musica con lo sguardo sui colorati specchi d’acqua dove si posano i fenicotteri rosa. Un altro appuntamento da non perdere è la Festa dell’Ospitalità del 14 agosto: una degustazione di squisitezze locali gratuita per tutti, dalle 19.30 alle 24.00, a base di pesce azzurro appena pescato e vino di bosco, tra orchestre ed animazione per bambini. E allo scoccare della mezzanotte, fuochi d’artificio sul mare.

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CONSORZIO VISIT FERRARA


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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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Francesco Monini
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