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La Green Economy si è data appuntamento alla Fiera di Rimini per la diciannovesima Ecomondo, fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile. Da martedì oltre 1200 aziende si sono riversate nella cittadina romagnola per presentare – sino a domani – diversi modi di vivere “leggeri sulla Terra”. La manifestazione unisce alla fase espositiva convegni, incontri e tavole rotonde che stanno producendo buoni risultati, o quanto meno buoni propositi. Novità importante per i cittadini emiliano romagnoli è che sono in arrivo fondi importanti per favorire azioni di efficientamento energetico dell’industria e degli enti pubblici, per lo sviluppo di impianti di energia da fonti rinnovabili e per la mobilità sostenibile. Saranno infatti di circa 104,3 milioni le risorse messe a disposizione dalla Regione nelle aree urbane dell’Emilia-Romagna affinché si possa sostenere e realizzare un cambio di passo verso una maggiore sostenibilità dello stile di vita dei cittadini.

L’opportunità e l’incisività di questi interventi sullo sviluppo della competitività del territorio sono stati al centro del confronto “Low carbon economy, pianificazione energetica e competitività dei territori: temi e strumenti”, che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale Attività produttive, piano energetico ed economia verde Palma Costi.
“La green economy – ha sottolineato l’assessore – rappresenta un’opportunità trasversale di crescita dell’economia regionale, un’occasione da cogliere e proprio in questa ottica stiamo lavorando per ottimizzare i finanziamenti europei in una visione di sviluppo eco sostenibile, ma competitivo. Per quanto riguarda in particolare la low carbon economy puntiamo a raggiungere e superare nel 2020 gli obiettivi della strategia europea assicurando piena partecipazione a cittadini ed imprese nella costruzione di una economia in grado di ridurre le emissioni di gas climalteranti, in grado di risparmiare energia e orientata all’utilizzo delle fonti rinnovabili”.

In Emilia Romagna sono circa 3.890 le imprese con un fatturato superiore al milione di euro che saranno potenzialmente coinvolte nell’indotto per la realizzazione delle azioni previste dai bandi del Por Fesr 2014-2020 sulla low carbon economy, al centro del dibattito. Si tratterebbe quindi di un cambio di passo importante anche per il settore imprenditoriale e per l’occupazione.

Ad Ecomondo le aziende e gli specialisti della sostenibilità stanno inoltre presentando nuove idee e nuovi sistemi per realizzare un percorso di decrescita dell’inquinamento: dalla produzione di metano sintetico dai rifiuti solidi urbani alla realizzazione di una piattaforma per la mobilità elettrica, passando per il settore della produzione dei rifiuti nell’ambito della grande distribuzione sono diversi i progetti presentati. In particolare ad Ecomondo è stato presentato il logo “Carrello verde”, un sistema di qualificazione ambientale dei punti vendita aderenti, ai quali vengono riconosciuti l’impegno e la performance ambientale raggiunta (che riguarderanno soprattutto l’abbassamento della produzione di scarti e i consumi di energetici). A firmare l’accordo per il “Carrello verde” Atersir, Legacoop Emilia-Romagna, Coop Adriatica, Coop Estense), Coop Nordest) e Coop Reno).

In occasione di Ecomondo sono stati convocati gi “Stati Generali” della Green Economy per l’Emilia-Romagna che si terranno il 27 novembre prossimo: questa data rappresenterà anche l’ avvio del nuovo Piano energetico regionale.

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Ingrid Veneroso


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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