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Da: Intermedia
Nella città estense l’ottava tappa del tour itinerante in 11 città
A FERRARA ARRIVA LA CAMPAGNA NAZIONALE #REUMADAYS
IN PIAZZA CASTELLO UN INFO-POINT SULLE MALATTIE REUMATOLOGICHE
Il 27-28 maggio gli specialisti Reumatologi della SIR incontrano i cittadini per insegnare come giocare d’anticipo contro disturbi gravi validanti che colpiscono 5 milioni di italiani. È prevista la diffusione di opuscoli e altro materiale informativo. Sarà possibile effettuare dimostrazioni strumentali di alcuni esami

Ferrara, 24 maggio 2019 – Pericolose e potenzialmente invalidanti, subdole e molto diffuse ma ancora troppo spesso sottovalutate. Sono le malattie reumatologiche, oltre 150 diverse patologie che interessano l’apparato muscolo-scheletrico e che colpiscono più di 5 milioni di italiani. Per aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza su queste patologie arriva a Ferrara l’ottava tappa della seconda edizione della campagna nazionale #ReumaDays. Dal 27 al 28 maggio (dalle ore 10 alle 18) gli specialisti della Società Italiana di Reumatologia (SIR) saranno in Piazza Castello presso uno speciale info-point nel quale spiegheranno come giocare d’anticipo contro malattie molto serie come artrite reumatoide, sclerosi sistemica, spondilite, artrite psoriasica, lupus eritematoso sistemico, vasculiti, osteoporosi e reumatismi extra-articolari. Verrà distribuito l’opuscolo “Come prevenire e affrontare le malattie reumatiche” e altro materiale informativo. Durante l’evento sarà attivo uno “sportello tecnico” a cui ci si potrà rivolgere per informazioni e chiarimenti su qualsiasi procedura, trattamento o curiosità scientifica riguardante le patologie reumatiche o le terapie più moderne. Sarà inoltre possibile effettuare, a titolo dimostrativo, alcuni esami di screening diagnostici. La tappa emiliana di #ReumaDays vede la partecipazione dei volontari delle associazioni AMRER (Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna) e di altri rappresentati dei pazienti. L’intera campagna itinerante ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Salute, di EULAR (European League Against Rheumatism), della Rete Città Sane OMS, la Rete dei Comuni italiani che promuovono la salute, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e si svolge in collaborazione con la Campagna Don’t Delay Connect Today promossa da EULAR.

“Nonostante siano sempre più diffuse, ben il 15% dei cittadini italiani non ha mai sentito parlare di queste patologie – afferma prof. Marcello Govoni, Direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia dell’Ospedale Sant’Anna di Ferrara -. Più del 90% crede erroneamente che siano dei semplici dolori provocati dall’invecchiamento o dal clima. In realtà, sono malattie che, oltre che minare seriamente la qualità della vita, possono, in alcuni casi, essere fatali. Soprattutto se non vengono curate in modo tempestivo ed adeguato. Grazie alle nuove e sensibili tecniche diagnostiche e quindi alle specifiche terapie si può frequentemente garantire la remissione di molte delle malattie reumatiche, favorendo, quindi, un ritorno ad una vita normale. Tuttavia, in troppi casi, siamo ancora costretti a intervenire quando è già tardi e le cure risultano così meno efficaci”. La SIR ha perciò deciso di “scendere in piazza”, per il secondo anno di fila, in 11 città italiane per porre l’accento sui campanelli d’allarme da non trascurare. “Gonfiore e dolore articolare, dolori muscolari persistenti, stancabilità, rigidità osteoarticolare e lombalgia, mani che cambiano di colore con il freddo, secchezza oculare sono sintomi che spesso si manifestano in corso di malattia reumatica – aggiunge il dott. Francesco Girelli, Delegato Regionale SIR per l’Emilia Romagna -. Chi ne soffre deve, quindi, rivolgersi tempestivamente al suo medico di famiglia che valuterà se consultare lo specialista reumatologo. Di questo se ne discuterà in una specifica sessione dedicata alla diagnosi precoce con rappresentanti della medicina generale”. “Il contrasto alle malattie reumatologiche passa anche dagli stili di vita sani – sottolinea Govoni -. Come prima cosa va tenuto sempre sotto controllo il peso corporeo perché i chili di troppo causano un sovraccarico delle articolazioni e a lungo andare possono danneggiarle. Ma l’effetto dell’obesità va ben oltre il sovraccarico, al quale si aggiunge uno stato generale di infiammazione che aggrava l’artrite, peggiora il decorso della malattia ed riduce il beneficio delle terapie. Nel nostro evento ci sarà una sessione dedicata appositamente alla alimentazione. Un altro fattore di rischio estremamente pericoloso è il fumo. Durante questo tour spiegheremo anche le regole del benessere che devono essere sempre seguite a partire dall’adolescenza e poi proseguire fino alla terza età”. “Con questa iniziativa vogliamo inoltre promuovere e rilanciare, su tutto il territorio nazionale, la nostra specialità reumatologica, non solo in ambito medico, ma anche per ciò che attiene le attività dei professionisti sanitari e in particolar modo dell’area infermieristica – conclude Girelli -. Il reumatologo e tutti i professionisti che ruotano attorno al malato sono figure che devono essere maggiormente incentivate e valorizzate all’interno del sistema sanitario, al fine di far fronte alle sfide che dovremo affrontare nei prossimi anni per migliorare la prognosi e la qualità di vita dei malati. Bisogna anche riuscire ad ottenere un ricambio generazionale degli specialisti per così garantire la continuità assistenziale indispensabile per pazienti alle prese con patologie croniche come quelle reumatiche”.

Il progetto #Reumadays è realizzato grazie al contributo non condizionante di BMS, Abiogen, Abbvie, Celgene, Lilly, Novartis e Roche. Dopo Torino, Genova, Roma, Napoli, Catania, Cosenza, Bari e Ferrara le altre città coinvolte saranno: Mantova (29-30 maggio); Trento (2-3 giugno) e Varese.

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di Piermaria Romani

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