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Comunicato stampa Centro di Medicina SpA | Casa di cura Villa Maria SpA.

Spazio Donna per la prevenzione senologica e ginecologica grazie ai nuovi ecografi:
Due nuovi ambulatori dedicati alla dermatologia per la lotta al melanoma.

Per la lotta al glaucoma la diagnostica evoluta:
OCT, Campo visivo e Tonopachimetro. In sala anche impianti mix per correggere la patologia.

Centro di medicina Ferrara ha unito di recente le due unità sanitarie inglobando la storica sede di via Pomposa (Poliambulatorio Futura) all’interno di quella di via Verga 17, con direttore sanitario il professor Vincenzo Sollazzo. Grazie ad un intervento di restyling e di potenziamento tecnologico, è stata creata una clinica ambulatoriale moderna, con oltre 150 specialisti in 50 branche, integrata dalla attività chirurgica in day surgery, una struttura dagli spazi interni confortevoli e facilmente raggiungibile, con un nuovo e ampio parcheggio esterno. A beneficiare del potenziamento tecnologico in particolare sono state l’attività diagnostica in ambito senologico, ginecologico, dermatologico e oculistico.

NUOVO MAMMOGRAFO 3D CON TOMOSINTESI SMARTCURVE – Un’apparecchiatura in grado di effettuare mammografie a risoluzione ancora più elevata rispetto al modello precedente e, grazie ad un particolare dispositivo, alleviare il dolore dell’esame e renderlo così più fruibile dalle donne. Questa apparecchiatura, che ha richiesto un importante investimento (250 mila euro), è in dotazione ad una equipe di Radiologi Senologi di grande esperienza, composta dagli specialisti Andrea Campanati, Nicola De Pascalis, Massimo Lazzari, Eugenio Scarcella.

Questa innovazione si inserisce in una struttura evoluta in ambito di prevenzione al femminile. Sono già presenti infatti gli Ecografi Voluson E10, fondamentali nella diagnosi dei tumori ginecologici con oltre 20 specialisti. Inoltre apparecchiature per la prevenzione dermatologica (lotta al melanoma) ed oculistica (lotta al glaucoma).

Centro di medicina Ferrara partecipa e promuove insieme alla Lilt Ferrara e all’Amministrazione comunale, con il supporto ed il coinvolgimento della Spal e delle Associazioni di categoria cittadine (CNA Ferrara, Ascom Confcommercio Ferrara e Confagricoltura Ferrara, grazie alle convenzioni in essere), la cultura dei corretti stili di vita e le buone prassi della salute con eventi, incontri e campagne di sensibilizzazione che coinvolgano le Istituzioni pubbliche, le Associazioni e la popolazione.

TOMOSINTESI, SMART CURVE E PROTOCOLLO GOLD STANDARD:

Il nuovo sistema si qualifica sia per l’altissima risoluzione (dimensione del pixel di visualizzazione pari a 70 micron) e per la velocità (appena 3,7 secondi).

Riducendo gli artefatti da sovrapposizione, consente un’analisi più accurata della struttura del seno con una dose di radiazione ampiamente entro i limiti standard riconosciuta come accettabile.

La Tomosintesi consente l’individuazione delle patologie (opacità sospette e distorsioni della struttura) riducendo accertamenti strumentali invasivi, con una definizione che permette di visualizzare dettagliatamente lesioni e calcificazioni, anche le più tenui, migliorando la percezione della zona sottocutanea, senza compromettere i tempi di scansione e la quantità di dose erogata, migliorando l’accuratezza diagnostica per seni di qualunque dimensione e densità.

Negli ultimi anni si registra un incremento del rischio nella fascia 35-40. Per questo la tecnologia sempre più all’avanguardia viene in aiuto allo specialista.

Per una diagnosi precoce più efficace va inoltre sottolineata l’importanza del protocollo gold standard, che prevede nell’unica seduta la mammografia e l’ecografia mammaria, con visita da parte dello specialista (esame clinico strumentale delle mammelle). Questo è al momento il protocollo completo per una prevenzione efficace.

I NUMERI DEL TUMORE AL SENO IN EMILIA ROMAGNA:

Come riportato dal sito della Regione Emilia Romagna, sono oltre 4.500 i nuovi casi di tumore alla mammella diagnosticati ogni anno in Emilia-Romagna.  Una regione che, tuttavia, può vantare la sopravvivenza più lunga delle pazienti in ambito nazionale (l’89% a 5 anni) e tra le più alte d’Europa, con una mortalità in costante calo (-2% l’anno). Risultati importati, ottenuti grazie allo screening, con cui ogni anno vengono esaminate gratuitamente 350mila donne dai 45 ai 74 anni, e anche a una rete di eccellenza, in campo nazionale e internazionale, che segue le pazienti lungo tutto il percorso di diagnosi e cura. Sono i 12 Centri di senologia della Regione Emilia-Romagna, di cui si è insediato il Coordinamento proprio in questi giorni.

 

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PROVINCIA DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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