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Da: Organizzatori

Giovedì 28 novembre 2019 ore 20, Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara).

Erano stati già ospiti in cartellone due anni fa, sarà per questo un felice ritorno quello di Rossano Sportiello e Nicki Parrott che, forti di una collaudata collaborazione, animeranno la penultima serata in rassegna per il 2019. Giovedì 28 novembre alle 20 allo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), la suadente quanto cristallina voce di Nicki Parrott si unirà all’eleganza pianistica di Rossano Sportiello, vincitore del prestigioso Prix du Jazz Classique de l’Academie du Jazz de France nel 2005. Durante la serata, inoltre, verrà presentato anche il libro ‘L’uva e l’acciaio’, la storia romanzata da Camilla Ghedini fra vita e carriera del tenore Daniele Barioni.

Già ospite acclamato in altre edizioni di Tutte le Direzioni, Rossano Sportiello, esordisce giovanissimo come pianista della gloriosa Milano Jazz Gang. Collabora con artisti quali Lino Patruno, Gianni Basso, Franco Cerri, Tullio De Piscopo, Gianni Coscia. A New York affianca Scott Hamilton, Rebecca Kilgore, Bucky Pizzarelli, Howard Alden, Ken Peplowski, Eddie Davis, Harry Allen e molti altri. La sua cifra stilistica riunisce trent’anni di storia del jazz, ispirandosi alle varie tendenze musicali tra gli anni ’30 e i primi anni ’60: da Fats Waller a Bill Evans, passando attraverso Teddy Wilson, Art Tatum, Hank Jones, Tommy Flanagan e il suo mentore Barry Harris. Non va dimenticato che Rossano Sportiello è anche uno dei protagonisti di “Blue Napoli”.

Nicki Parrott è una vocalist e contrabbassista con la quale Sportiello ha già inciso diversi dischi e concluso molti tour. I due proporranno un jazz di grandissima classe, che trasporterà per una serata nelle atmosfere degli splendidi locali jazz di New York. Nicki ha partecipato ai maggiori festival mondiali, inclusi il Mary Lou Williams Jazz Festival, Newport Jazz Festival, Jazz in July at the 92nd Street Y, Litchfield Jazz Festival, Detroit Jazz Festival, Lionel Hampton Jazz Festival, Newport Beach Jazz Party, Jazz Ascona e Bern Jazz Festival in Svizzera. È un volto noto a Broadway e in televisione. Nel 2010 il suo album Black Coffee è Disco d’oro dallo Swing Journal’s. Nel 2012, Nicki apre il Fujitsu Concorde Jazz festival dopo la pubblicazione del suo ottavo cd con la Venus “Sakura Sakura”.

Per informazioni e prenotazioni: Spirito – via Rondona 11d, Vigarano (Ferrara), 0532.436122 e 339.4365837. Tutte le informazioni degli eventi in programma si potranno trovare anche sulla pagina Facebook de Il Gruppo dei 10.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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