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da: Francesca Mariotti

Ritorna con la sua ultima produzione Michele Rio, pittore ferrarese di enorme profondità artistica .
Contraddizioni prepotenti, virtuosismo del disegno e astrazioni colorate, in materia tangibile: un vero e proprio tuffo tra caos e perfezione.
Sabato 6 febbraio 2016, alle 18,00, lo Spazio D’Arte L’Altrove di Francesca Mariotti ,via Dè Romei 38, presenta “dipinti ’14/’15 (a lei) ” di Michele Rio, prima personale dell’anno 2016.

Michele Rio, sa trasformare le tele in mondi e dimensioni diverse , attraversati da guizzi di colore, colature e sgocciolature che si intersecano ed interagiscono per una visione unica e irripetibile in ogni opera.
Il suo fare artistico vuole “reiventare il mondo”, vederlo con occhi diversi, saper giocare con le immagini e le luci per cogliere “impressioni”, attimi di colore, e “interazioni tra luogo e tempo” che trascinano la nostra immaginazione unitamente alla percezione visiva.
Il colore è protagonista in ogni supporto e il COLORE non è solo dato dalla pittura, ma anche dall’interazione della materia, del supporto che con essa crea l’armonia dell’opera: una vecchia juta diventa trama del disegno, una pallida tela si trasforma in materia da toccare, il colore diventa stoffa, la figura appare e scompare per poi dissolversi nell’astrazione dirompente. (Francesca Mariotti)

“E qui i colori regnano su ogni elemento presente. Una danza tra forma e caos. Ogni opera è un viaggio, un’avventura…..che non finisce mai! (Fabrizia Lotta)”

La mostra resterà aperta fino al 26 febbraio 2016.

Attivo a livello espositivo dalla fine degli anni 80, allievo di Concetto Pozzati all’Accademia di Belle Arti di Bologna, il discorso pittorico di Michele Rio é strettamente legato al fenomeno del ritorno alla pittura degli anni 80, che ha seguito le tendenze poveristiche e concettuali, dalle quale però sa mutuare spunti che rendono difficile ascrivere la sua opera a una tendenza. Sono dell’ultimo periodo i lavori scultoreo-installativi, che come i lavori su tela si finalizzano come entità autonome, in un risultato non narrativo ma di pari confronto con il fruitore. Nel 1994 è stato selazionato per “Notizie”, mostra nazionale dei Giovani Artisti Italiani (Trento, Ferrara, Parma). Ha esposto in numerose città italiane, in Spagna, in Germania, in Inghilterra, dove nel 2001, 2002 e 2003 è stato selezionato dalla Royal Academy of Arts di Londra per la “Summer Exhibition”. Come stage decorator é stato collaboratore /scenografo e pittore di scena in svariati spettacoli teatrali in Italia e negli U.S.A presso il teatro LaMaMa E.T.C di New York. Nel 2003 la rete RAI3 della radiotelevisione italiana, in occasione della personale ‘Nato in Febbraio’ ha dedicato un servizio alla sua opera.

Spazio D’Arte L’Altrove – La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.30
Per informazioni 340.5086337
www.michelerio.it

Esposizioni :
1989: Firenze – Galleria Il Punto
1991: Ferrara – Gallera Modi d’Arte.I DIECI COMANDAMENTI
– Ferrara – Ex Chiesa di S.Romano.FUORI LUOGO(catalogo)
1994: Ferrara – Palazzo Massari, Padiglione d’Arte Contemporanea.
NOTIZIE-MOSTRA NAZIONALE GIOVANI ARTISTI ITALIANI(catalogo)
– Trento – Sala Malpaga.PAGINE D’ARTISTA(catalogo)
1995: Treviglio (BG) – Museo Civico Teresa e Ernesto Della Torre.LA MEMORIA DEL SOGNO (catalogo)
– Lido di Spina (FE) – Museo Remo Brindisi
– Ferrara – Istituto di Cultura Casa Giorgio Cini.INSEGUENDO IL SUBLIME
1997: Lerida (Spagna) – Pati del Palau de la Paeria
1999: Ferrara – Galleria Tortora.OPERE RECENTI
2000: Torrecuso (BN) – Galleria Art’s Events.CELESTIAL TRIBE (catalogo)
2001: Londra – Royal Academy of Arts.SUMMER EXHIBITION (catalogo)
– Portomaggiore (FE) – Delizia Estense del Verginese.DRAW & THE SMILE (catalogo)
– Suzzara (MN) – 41° PREMIO SUZZARA (catalogo)
2002: Londra – Royal Academy of Arts.SUMMER EXHIBITION (catalogo)
– Suzzara (MN) – 42° PREMIO SUZZARA (catalogo)
– Bristol (England) – Royal West of England Academy.FEDDEN GALLERY
2003: Ferrara – Teatro degli Inediti/ Ferrara Fiera.NATO IN FEBBRAIO
– Londra – Royal Academy of Arts.SUMMER EXHIBITION (catalogo)
– Stoccarda (Germania) – Istituto Italiano di Cultura
– Monaco di Baviera (Germania) – Istituto Italiano di Cultura
– Bristol (England) – Royal West Academy of Arts.AUTUMN EXHIBITION
2009: Ferrara – Gallerie Civica di Arte Antica, Casa di Ludovico Ariosto – TEMPIO H20(catalogo)
2014: Ferrara – Spazio D’Arte L’Altrove, “Pittura 2013” – personale

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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