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Da: Consorzio Visit Ferrara.

Dal 9 febbraio 2020, tre itinerari originali nella città letteraria, storica e cinematografica, per “Raccontare il Novecento” con le visite guidate gratuite di Visit Ferrara.
Si può visitare Ferrara percorrendo itinerari reali ed immaginari, fatti di emozioni, racconti, immagini, epoche. Tra le scenografie artistiche che oggi impreziosiscono la città dal centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si svelano percorsi letterari, storici e cinematografici, che prendono per mano i visitatori e li conducono in nuovi mondi possibili. Cominciano domenica 9 febbraio 2020 le coinvolgenti visite guidate della rassegna “Raccontare il Novecento”, organizzate dal Consorzio Visit Ferrara con la supervisione del Comune di Ferrara e la collaborazione di Itinerando e Naturalmente Arte. Tre itinerari aperti al pubblico gratuitamente, tutti con partenza da Piazetta Sant’Anna, su prenotazione obbligatoria e con numero di posti limitati, per scoprire la Ferrara letteraria, la città del ‘900, e il suo ruolo nel cinema.
FERRARA LETTERARIA
Giorgio Bassani, l’autore di “Il Giardino dei Finzi Contini” è lo scrittore ferrarese che ha lasciato molte tracce delle sue storie in città. Il percorso nella Ferrara letteraria – Dalle pagine di Giorgio Bassani ai luoghi della città (domenica 9 febbraio, 15 marzo e 14 giugno 2020, alle ore 10.00) – comincia dunque da Corso Ercole d’Este, per raggiungere il Parco Massari ed andare alla ricerca del famoso giardino, guidati da Micol Finzi Contini. Si ritornerà in seguito davanti al maestoso Castello Estense, nei pressi del tratto di muro che circonda il fossato su Corso Martiri, e si entrerà nel racconto – sempre di Bassani – di “Una Notte del 43”, per poi percorrere e raccontare altri luoghi di Ferrara presenti nella letteratura.

FERRARA CITTÀ DEL NOVECENTO
Ferrara Città del Novecento è il titolo di un itinerario storico e architettonico nella città, “dalle ville Liberty alle costruzioni e ai restauri del ventennio fascista passando per “Una Notte del ’43”, un viaggio nell’architettura, nella storia e nella memoria”, a cui si può partecipare domenica 16 febbraio, 22 marzo e 21 giugno 2020, alle 10.00. Si parte dal quadrivio novecentista di Largo Antonioni, esempio eloquente dell’intervento del regime fascista in città. In quest’area si incontreranno i luoghi dedicati al Conservatorio Girolamo Frescobaldi e auditorium, all’Istituto di Storia Naturale, ora Museo di Storia Naturale, alla scuola Umberto I, ora Alda Costa e al dopolavoro Provinciale Fascista, oggi Complesso Boldini. Tappa conclusiva, l’acquedotto monumentale con la scultura di Arrigo Minerbi dedicata al Po e ai suoi affluenti.

FERRARA CINEMATOGRAFICA
“La più fotogenica di tutte: Ferrara e il suo cinema” è il terzo itinerario (domenica 8 marzo e 7 giugno, ore 10.00), che svela l’intreccio tra letteratura e cinematografia che anima la città, luogo di circa 280 film, tra lungometraggi, corti e documentari. Il percorso comincia dalla Piazzetta S.Anna, dove Philippe Noiret e Rupert Everett si incontrano nel film “Gli occhiali d’oro” del regista Giuliano Montaldo, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani. Pochi passi ed ecco l’antica via degli Angeli, ripresa da Michelangelo Antonioni in un episodio di “Al di là delle nuvole”. Dalle Mura degli Angeli lungo via Ercole I d’Este, le pagine di “Il Giardino dei Finzi Contini” fanno da sfondo alle scene girate dal regista Vittorio De Sica nel film del 1970 ispirato al libro e accompagnano i visitatori fino il Castello Estense dove Lino Capolicchio e Fabio Testi dialogano di notte sul loro futuro. Il Castello diventa monumento protagonista di molti set cinematografici: da “Ossessione” di Luchino Visconti a “La lunga notte del ’43” di Florestano Vancini, a “Il mestiere delle armi” di Ermanno Olmi. Passeggiando lungo le vie del centro si svelano altri luoghi, location di film importanti e in tempi più recenti anche di fiction televisive.
Per partecipare alle visite guidate Raccontare il ‘900, si può prenotare direttamente sul sito www.visitferrara.eu oppure telefonare dal lunedì al giovedì, dalle 9.00 alle 18.00 e il venerdì dalle 9.00 alle 13.00 al numero 0532 783944.

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CONSORZIO VISIT FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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