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da: Ferrara sotto le Stelle

Ad ASTRO parteciperanno:

CARIBOU(data unica),
FOUR TET DJ(data unica),
FLOATING POINTS,
JUNIOR BOYS,
JOLLY MARE,
POPULOUS DJ

16 GIUGNO 2016 – FERRAR – FERRARA SOTTO LE STELLE
Piazza Castello e Cortile del Castello
Inizio concerti: 19,30

Early Bird dal 21 aprile alle 11:00 al 22 aprile alle 11:00: 30 euro+d.p.
Da venerdì 22 alle 11:00: 35 euro+d.p.
Alla porta: 40 euro
Prevendite disponibili:
www.ticketone.it, call center 892 101
www.vivaticket.it, call center 892.234
www.ticket24ore.it, call center 02 54 271

Stelle che guidano verso il futuro, verso nuovi territori da esplorare: è così che a Ferrara Sotto Le Stelle, il prossimo 16 giugno 2016, “atterra” ASTRO.

Una giornata specialissima, un viaggio tra alcuni degli act che più hanno contribuito a livello mondiale a rendere visionario il pop contemporaneo e ad abbattere steccati stilistici, tra indie ed elettronica, tra forma-canzone e sperimentazione. Caribou, Floating Points, Junior Boys, Four Tet, Jolly Mare e Populous si presenteranno infatti tutti in una sera, ciascuno con la propria particolare cifra stilistica per un evento indimenticabile.

Le appassionanti strutture emozionali di Caribou, il viaggio interstallare di Floating Points nei territori jazz e funk, le traiettorie dei Junior Boys attraverso un elettro-pop 2.0 in perfetto equilibrio tra innovazione e stile; e a “legare” il tutto, in versione dj, uno dei più illuminati artisti dell’ultimo decennio, Four Tet, pronto a disegnare uno dei suoi set sempre più epici, visionari, sorprendenti nel fotografare terre inesplorate in cui il dancefloor si unisce alla sperimentazione.

Astro però ha anche altre frecce nel suo arco. Frecce che raccontano come anche in Italia esistano progetti di altissima qualità, pronti a intraprendere vie non convenzionali e rivolte decisamente verso il suono della contemporaneità, portando un certo tipo di radici storiche nell’iper-presente: da un lato Jolly Mare in assetto live, con la sua italo-disco rivisitata ed incredibilmente piena di spessore e rimandi, così come di novità e soluzioni inedite; dall’altro Populous, nel suo bellissimo incrocio tra carnali futurismi afro-tropicali e sospensioni legate a dubstep, hip hop astratto, sperimentazione. Queste le costellazioni di Astro, a Ferrara, nella cornice di Ferrara Sotto Le Stelle.

Costellazioni dove è d’obbligo essere visionari, dove è d’obbligo immaginare il futuro – qui e adesso.

READ MORE:
www.facebook.com/astrofestivalofficial/?fref=ts

INFORMAZIONI AL PUBBLICO:

DNA CONCERTI
www.dnaconcerti.com
http://www.facebook.com/dnaconcertieproduzioni
info@dnaconcerti.com

FERRARASOTTOLESTELLE

www.ferrarasottolestelle.it
Mail to: contact@ferrarasottolestelle.it
Tel: +39.0532.241419

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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