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Da ufficio stampa

Govoni: “Davvero incoraggianti i risultati fin qui prodotti dai protocolli d’intesa con Ascom, Cia, Cna, Confagricoltura, Confartigianato e Unindustria per diffondere il più possibile la conoscenza di tale importante opportunità”

Già a pieno ritmo l’aiuto della Camera di commercio a consumatori e piccoli imprenditori alle prese con la rinegoziazione dei propri debiti: presentato agli organi di informazione il 15 settembre scorso, sono già 9 le procedure avviate gestite dall’Organismo di composizione delle crisi da sovradimensionamento dell’Ente di Largo Castello.

Troppe rate, del resto, che strangolano sempre più le famiglie e le piccole imprese italiane: 58,9 miliardi di euro, dei quali 46,9 miliardi verso banche, finanziarie e società di leasing; 7,9 miliardi crediti vantati dalle società di servizi elettrici e telefonici; 4 miliardi crediti della pubblica amministrazione, commerciali e delle assicurazioni. Rispetto ai 60 milioni di abitanti, è come se due persone su tre fossero debitrici di qualcosa, e la provincia di Ferrara purtroppo non è da meno. Questi i dati resi noti, lo scorso mese di maggio, dall’Unione Nazionale Imprese a Tutela del Credito. Dati che hanno comportato, in 8 anni di crisi economica, la chiusura di migliaia di aziende e l’aumento del totale dei disoccupati italiani fino alla cifra di 2,9 milioni, dei quali 551 mila giovani al di sotto dei 24 anni.

Ma rinegoziare i propri debiti, dunque, è possibile anche nella nostra provincia: chi non può accedere alle procedure previste dalla legge fallimentare (artigiani, commercianti, start up innovative, consumatori e tutti coloro che fino a ieri erano “troppo piccoli” per fallire) possono infatti rivolgersi, nel caso si trovino ad avere un eccesso di debiti per esempio con le banche o con il fisco, alla Camera di commercio di Ferrara (Organismo accreditato dal Ministero della Giustizia) e proporre ai creditori un accordo di ristrutturazione dei debiti con un piano di rientro che cadenzi secondo le reali possibilità del soggetti, la restituzione almeno di una parte del dovuto. Il debitore, sotto il controllo del Tribunale, potrà, alternativamente, formulare una proposta di accordo con i creditori; chiedere la liquidazione del patrimonio o proporre – solo se riveste la qualifica di consumatore – un piano di ristrutturazione dei debiti. E mettendo a disposizione anche solo un piccolo patrimonio, potrà ottenere la liberazione da tutti i debiti pregressi, il c.d. “fresh start” (“ripartenza”, seconda “chance”).

“Davvero incoraggianti – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – i risultati fin qui prodotti dai protocolli d’intesa con Ascom, Cia, Cna, Confagricoltura, Confartigianato e Unindustria per diffondere il più possibile tra le imprese la conoscenza di tale importante opportunità”. 35 i professionisti (avvocati e commercialisti) selezionati dall’Ente di largo Castello – attraverso un’apposita procedura ad evidenza pubblica – per gestire le crisi ed offrire a centinaia di piccole imprese e famiglie la possibilità di onorare i debiti contratti ed intravedere una via di scampo.

Per ulteriori informazioni: Servizio Regolazione del mercato, Arbitrato e mediazione (conciliazione@fe.camcom.it, 0532/783.923).

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CAMERA DI COMMERCIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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