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Da: Il Gruppo dei 10

Come direbbe il batterista Bobby Durham, “This is happy jazz”. Sarà un jazz pieno di vita quello proposto sabato 30 marzo alle 21.30 allo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), con ‘A trombone is a woman’, un’altra parafrasi legata a Duke Ellington (questa volta dell’album Drum is a woman) con Rita Payés, trombone e voce, Massimo Faraò al pianoforte, Nicola Barbon al contrabbasso e Bobo Facchinetti alla batteria. Ospite sarà anche il trombonista Sandro Comini.

Per la quarta data della rassegna Tutte le Direzioni in Springtime 2019, pensando al giovanissimo talento di Rita Payés, che insieme canta e suona il trombone, la memoria va alla leggendaria Melba Liston, trombonista e arrangiatrice degli anni Cinquanta. Quanto alla collaborazione tra Massimo Faraò e la spagnola Rita Payés, essa inizia nel 2018, registrando il loro primo cd per la Venus Records giapponese (con special guest il grande sassofonista Scott Hamilton) che presenteranno allo Spirito. A soli 19 anni, Rita Payés è già riconosciuta come un talento assoluto, ha all’attivo collaborazioni illustri, tour e registrazioni. E proprio a fine tour, insieme a Nicola Barbon voleranno negli Stati Uniti per registrare il secondo disco con Jerry Weldon e Steve Williams. Il gruppo propone standard e classici della musica brasiliana con molti brani cantati da Rita. Nonostante la giovanissima età, è riconosciuta come un talento fuori dal comune, e presto sarà sicuramente parte dell’élite della musica jazz contemporanea.

Trombone for two. Per l’occasione, alle sonorità di Rita Payés, si unirà anche Sandro Comini, anche lui trombonista (Zecchino d’Oro, Roxy Bar, Domenica In…). I due si incontreranno sul palco per la prima volta. Il trombone, lo strumento ritenuto con i timbri più simili alla voce umana, per la serata si doppia rendendo l’appuntamento ancor più ricco di emotività. La scelta di unire sul palco dello Spirito i due tromboni, non può che portare alla memoria uno dei quintetti più famosi del jazz anni Cinquanta, quello di J.J. Johnson e Kai Winding. Quest’ultimo è stato il primo ospite straniero – nel 1978 – al Jazz Club di Ferrara, al tempo della direzione artistica di Alessandro Mistri, ora direttore artistico del Gruppo dei 10, che portò anche J.J. Johnson all’Ok Village di Portomaggiore.

Il concerto inizia alle 21.30. Il locale apre l’american bar alle ore 20, con possibilità sia di cena alla carta sia di ingresso ‘easy’ che prevede, con 20 euro compreso al biglietto per il concerto, una consumazione (cocktail o calice di vino) con stuzzicheria artigianale e, a fine spettacolo, la ‘spaghettata informale di mezzanotte’. Per informazioni e prenotazioni: Spirito, 0532.436122 e 339.4365837. Il Gruppo dei 10 è anche su Facebook.

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IL CALENDARIO ALLO SPIRITO

SABATO 12 GENNAIO
“SAMY DAUSSAT ITALIAN PROJECT”
Hommage a Django Reinhardt

SAMY DAUSSAT – chitarra
MARTINO SALVO – chitarra
CARLO STUPIGGIA – chitarra
MATTIA MARTORANO – violino
LUCA PISANI – contrabbasso

SABATO 16 FEBBRAIO
“MAX IONATA HAMMOND TRIO
feat. PIERRICK PEDRON”

PIERRICK PEDRON – sax contralto
MAX IONATA – sax tenore
GIANLUCA DI IENNO – organo hammond
PASQUALE FIORE – batteria

SABATO 16 MARZO
“TAKE THE BLUE TRAIN”

PIPPO GUARNERA – organo hammond
VINCE VALLICELLI – batteria e percussioni
Registrazione live del nuovo cd

SABATO 30 MARZO
“A TROMBONE IS A WOMAN”
Massimo Faraò Trio presents Rita Payés
+ Sandro Comini

RITA PAYÉS – trombone e voce
SANDRO COMINI – trombone
MASSIMO FARAÒ – pianoforte
NICOLA BARBON – contrabbasso
BOBO FACCHINETTI – batteria

SABATO 13 APRILE
“IL CUORE ALTROVE”
Una serata con Pupi Avati

SABATO 11 MAGGIO
“JUST FRIENDS”
ELLADE BANDINI & CO.
We remember Alberto Alberti

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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