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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Farà tappa all’Università di Ferrara mercoledì 29 aprile presso il Laboratorio Teknehub del Tecnopolo di Ferrara, (via Saragat, 13), la StartCup Emilia-Romagna 2015, business plan competition promossa da ASTER, Consorzio regionale per l’innovazione e la ricerca industriale, in collaborazione con le Università della Regione.

“Trasforma in impresa i risultati della tua ricerca!”. E’ questo il titolo dell’evento che si pone come obiettivo principale la presentazione della competition delle idee di impresa provenienti dalla ricerca e delle start up costituite dopo il primo gennaio 2015. Dopo gli interventi illustrativi della StartCup, seguirà un seminario più specifico che illustrerà come trasformare la propria idea e portarla sul mercato. Non mancherà la presentazione di una neo impresa che ha seguito il percorso StartCup nell’edizione 2014. Nel pomeriggio sarà inoltre fornita assistenza nella presentazione della domanda di partecipazione.

I premi in palio per i primi tre classificati a livello regionale prevedono un riconoscimento in denaro. Non solo. Unife mette anche a disposizione un premio locale a favore della migliore idea di impresa proposta da rappresentanti della comunità accademica, compresi gli studenti, che consiste in un corso in Silicon Valley per un rappresentante del team di impresa. L’aspirante imprenditore sarà assistito nella predisposizione di una presentazione della propria idea di impresa e potrà trascorrere una settimana negli Stati Uniti d’America e seguire lezioni, workshop, testimonianze.

Un ulteriore premio a livello locale è offerto da SIPRO, Agenzia Provinciale per lo Sviluppo di Ferrara, e consiste in un anno di permanenza gratuita del team all’interno degli spazi dei propri incubatori oltre che nell’assistenza all’avvio dell’attività e nell’individuazione e predisposizione di domande di agevolazione.

A livello regionale è prevista anche una sezione speciale della StartCup 2015 promossa da CRIF, società specializzata in sistemi di informazioni creditizie, business information e soluzioni per la gestione del credito, in collaborazione con AlmaCube, che premierà la migliore idea d’impresa in ambito financial technology con un premio del valore complessivo di 30.000 euro, parte come investimento nel capitale di rischio dell’impresa e parte in attività consulenziale di supporto alla fase di prototipazione dell’idea.

Altre opportunità, infine, per i primi tre progetti della graduatoria legati al mondo della ricerca, che rappresenteranno la StartCup Emilia-Romagna al PNI-Premio Nazionale Innovazione 2015.

Il bando e il regolamento della StartCup Emilia-Romagna 2015 sono disponibili sul sito: www.startcupemiliaromagna.it

Per partecipare all’evento del 29 aprile a Ferrara è necessario iscriversi: http://www.startcupemiliaromagna.it/p/iscriviti-29-aprile.html

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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