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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Fa tappa all’Università di Ferrara quest’anno il XV Congresso della Società Italiana di Immunobiologia Comparata e dello Sviluppo (SIICS), che si terrà da mercoledì 12 alle ore 15 fino alle 12.30 di venerdì 14 febbraio nell’aula D6 del Polo Chimico Bio Medico di Unife (via Luigi Borsari, 46).
Il Congresso, organizzato dalla SIICS e a livello locale da Luigi Abelli, Professore Ordinario del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie di Unife, Annalaura Mancia e Maria Gabriella Marchetti, Ricercatrici dello stesso Dipartimento, e le dottoresse Denise Lunardi e Giulia Zuccon, si articola in quattro sessioni: Evoluzione del sistema immunitario (mercoledì 12), La lotta contro i patogeni, Immunità e biotecnologie (giovedì 13), Immunità e monitoraggio ambientale (venerdì 14).
Dopo il saluto di Francesco Bernardi, Pro Rettore dell’Università di Ferrara, e di Chiara Scapoli, Direttrice del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, interverranno studiosi, docenti universitari e ricercatori di Enti di Ricerca nazionali nell’ambito dell’Anatomia comparata e Citologia, Zoologia, Immunologia ed altri settori della Biologia.
“L’Immunobiologia comparata – afferma Abelli – che ha avuto origine e importante sviluppo negli ambiti di ricerca dell’Anatomia comparata, della Zoologia e dell’Immunologia, sta raccogliendo interesse crescente anche in settori tradizionalmente legati alla Veterinaria, alla Patologia ed alla Medicina. Attingendo in modo autonomo e innovativo ad ambiti propri della Biologia integrata, con un approccio culturale interdisciplinare tipico della ricerca di base avanzata, la ricerca sull’evoluzione delle molecole di segnale e di riconoscimento delle cellule e degli organi immunitari sta generando nuove preziose informazioni, talora in grado di porre in discussione ‘paradigmi’ dell’immunologia classica. Lo studio di organismi primitivi o ‘atipici’ per la ricerca sperimentale in ambito biomedico, sta inoltre arricchendo la comunità scientifica d’informazioni su nuove molecole e sistemi cellulari alternativi, con evidente potenziale per sviluppi d’interesse biotecnologico”.
Non solo. Nel corso del congresso verranno assegnati due premi a giovani ricercatori iscritti alla Società di Immunobiologia Comparata e dello Sviluppo.
“Molti giovani – conclude Abelli – sono attratti da quest’ambito culturale innovativo, quindi la SIICS, anche in occasione di quest’incontro a Ferrara, manterrà la nobile tradizione di conferire un premio tangibile ad alcuni giovani relatori ritenuti meritevoli. La scelta di assegnare questi premi è ispirata ai valori irrinunciabili della diffusione della cultura scientifica, della valorizzazione dell’innovazione e dell’incentivazione delle prospettive per i giovani. Gli atti e le relazioni presentate nel corso del XV Congresso saranno pubblicati nella rivista ‘Invertebrate Survival Journal’ (Ed. Prof. E. Ottaviani, Univ. Modena e Reggio Emilia)”.
Per ulteriori informazioni: https://sites.google.com/site/siicsiadci/

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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