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Da: CNA Ferrara.

“Ferrara e la sua provincia hanno bisogno di un’alleanza tra le piccole e medie imprese e l’Università per far decollare l’economia e rendere il territorio più competitivo. Cna si propone di essere artefice di questa alleanza, ed è questo il messaggio che lanciamo con la campagna immagine 2020”.

Con queste parole il direttore della Cna di Ferrara Diego Benatti ha spiegato in conferenza stampa le motivazioni alla base della campagna immagine che nel 2020 caratterizzerà la Cna, intitolata “Acceleriamo l’innovazione”.

Una campagna che nasce dalle priorità che l’Associazione si è data per l’anno in corso e che passano per un’alleanza forte con il nostro ateneo: “Sono quattro – prosegue Benatti – la creazione d’impresa; l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro e nel mondo imprenditoriale; servizi rivolti agli studenti universitari, che sono una parte importantissima della popolazione ferrarese; il trasferimento tecnologico”.

Jessica Morelli – imprenditrice, fotografa e esperta di comunicazione – ha realizzato le immagini che danno corpo a queste priorità: “Per visualizzare i concetti che Cna mi ha proposto, ho pensato di costruire uno sfondo in cui si incontrano il bugnato di Palazzo dei Diamanti, che rappresenta la storia della nostra città, e l’immagine della camera anecoica dell’università di Ferrara, che è un simbolo di innovazione. Su questo sfondo si muove un soggetto che non è un modello professionista, ma un imprenditore in carne e ossa che ogni giorno costruisce in azienda il proprio personale percorso di innovazione”.

Tra i soggetti della campagna immagine figura Eleonora Fiorani, imprenditrice nel settore del packaging, che ha detto: “quell’immagine rappresenta ciò che noi imprenditori facciamo ogni giorno in azienda: correre, accelerare, per emergere, risultare competitivi, dimostrare l’eccellenza di cui siamo capaci”

“Cna è un interlocutore molto importante per l’Università di Ferrara, in relazione al trasferimento tecnologico – ha detto il prof. Michele Pinelli, prorettore delegato alla Terza Missione dell’Università di Ferrara – Il rapporto con Cna è attivo da tempo, ma in questa fase si sta approfondendo e, tanto per stare in tema, accelerando: con la collaborazione su iniziative del Tecnopolo, con il sostegno ai Crowdfunding di Unife, e con la futura partecipazione a eventi dell’Università di Ferrara come il Job Career Day.. Per noi è molto positiva la decisione di CNA di inserire nella propria campagna immagine la camera anecoica , perché davvero costituisce un immagine simbolo del nostro Ateneo”.

“Il nostro territorio, attraverso le proprie imprese, è capace di esprimere qualità – ha detto in conclusione il Presidente di Cna Ferrara Davide Bellotti – Nella meccanica, nel turismo, nell’agricoltura e in tanti altri settori. Con questa alleanza con l’Università intendiamo scommettere sulla possibilità che questa qualità aumenti, che le nostre aziende siano ancora più competitive e capaci di produrre reddito, lavoro e coesione sociale. E’ la strada per reagire alle difficoltà e rilanciare il territorio, in una congiuntura nazionale e internazionale certamente non favorevole ”

La campagna immagine 2020 di Cna Ferrara è stata realizzata da Jessica Morelli, fotografa e imprenditrice della comunicazione, sulla base degli stimoli e delle richieste formulate dalla Cna di Ferrara. I soggetti che compaiono nelle tre immagini elaborate da Jessica Morelli sono: Eleonora Fiorani, imprenditrice titolare di Estepack; Stefania Rubini, pittrice e ceramista; Matteo Fabbri, CEO di Tryeco 2.0.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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