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Da: Università di Ferrara.

Al via l’undicesimo anno accademico di Unijunior Ferrara e Rovigo – Conoscere per crescere, il ciclo di lezioni universitarie per giovani dagli 8 ai 14 anni, organizzato da Maria Grazia Campantico di Unife e da Riccardo Guidetti dell’Associazione culturale Leo Scienza.

Le prime lezioni e i laboratori, della durata ciascuna di 60 minuti, si svolgeranno domani sabato 1° febbraio a Ferrara al Polo Chimico Bio Medico (via L. Borsari, 46).

Scopriamo il programma del primo appuntamento.

Ore 15.00 (età consigliata: 8-10 anni) e ore 16.30 (età consigliata: 11-14 anni). “Ci sei? Ci siamo?”. Per affrontare l’avventura della crescita occorre acquisire e fare scorta di fiducia. Saranno giochi di collaborazione e aiuto reciproco a sollecitare nei ragazzi la curiosità dell’incontro, del riconoscimento dell’altro, del fare gruppo attraverso un agire e sentire comune. Docente: Michalis Traitsis, Centro Teatro Universitario di Ferrara.
Ore 15.00 (Età consigliata: 11 – 14 anni) e ore 16.30 (età consigliata: 8-10 anni). “Giocando con il DNA: alla scoperta della molecola della vita”. Il DNA è presente nelle cellule di qualsiasi essere vivente, ma difficilmente abbiamo l’opportunità di incontrarlo “faccia a faccia”. In questo laboratorio si potrà isolarlo facilmente dalla propria saliva in pochi minuti usando detersivo per i piatti, sale e alcol. Docente: Monica Borgatti, Dipartimento di Scienze della vita e Biotecnologie di Unife.
Ore 16.30 (età consigliata: 8-14 anni). “Tutte le città sono belle! Raccontiamoci la nostra città”. Le città hanno una propria vita, alcune molto lunga perché, soprattutto qui in Italia, molte sono sorte tanti secoli fa. Come sono cambiate durante tutti questi anni? Ti piace la città dove vivi? C’è qualcosa che vorresti cambiare o vorresti fosse più o meno presente? Scopriremo insieme la città di Ferrara, attraverso il racconto delle sue architetture, della sua forma e dei nomi delle sue strade fino ad arrivare a una riflessione condivisa sulle sue problematicità e necessità attuali, per diventare tutti custodi del luogo in cui viviamo. Docente: Romeo Farinella, Dipartimento di Architettura di Unife.

Per gli accompagnatori dei giovani allievi sarà possibile parcheggiare gratuitamente presso la struttura, con servizio bar aperto.

Per ulteriori informazioni sul programma: https://www.unijunior.it/ferrara/calendario-ferrara

Info per iscrizioni: info@unijunior.it; tel. 051/6850005.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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