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Da: Organizzatori

Dalla Regione 3,4 milioni di euro di contributi per prestiti a breve e medio termine. Chiuso il bando che finanzia il taglio degli interessi bancari rispetto a quelli di mercato. Nell’incontro con le banche illustrate le misure a sostegno degli agricoltori e i bandi in uscita

Prestiti agevolati per 95 milioni di euro alle aziende agricole dell’Emilia-Romagna, già attivati dagli Agrifidi, grazie alle risorse messe in campo dalla Regione per tagliare i tassi di interesse.

Si chiude con un bilancio giudicato molto positivamente dagli istituti di credito e dagli Agrifidi il bando regionale che ha messo a disposizione un fondo di 3,4 milioni di euro di contributi in conto interessi. Nel corso dell’incontro tra Regione e istituti bancari sono state inoltre illustrate tutte le misure attivate da Viale Aldo Moro, compresi i nuovi bandi che metteranno a disposizione del sistema oltre 30 milioni di euro.

Complessivamente sono 1.401 le domande arrivate da parte delle imprese agricole per accedere a finanziamenti a breve (12 mesi) e a medio termine (36 mesi) con una massiccia riduzione dei tassi praticata dagli istituti di credito e che serviranno a far fronte alle spese correnti per la gestione aziendale.

“Questo intervento rappresenta una importante iniezione di liquidità per le imprese agricole in questo momento così difficile. Con i 3,4 milioni di risorse regionali destinati ad abbattere il costo del denaro- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- sono stati attivati prestiti di conduzione per circa 95 milioni di euro. È una boccata di ossigeno fondamentale per un comparto che sta attraversando una crisi gravissima a seguito dei cambiamenti climatici, della cimice asiatica e della pandemia Covid-19”.

“Dobbiamo dare fiducia al nostro sistema agricolo e sostenerlo in questo momento di difficoltà generale- prosegue l’assessore-. Per questo abbiamo chiesto agli istituti bancari grande attenzione verso le aziende e un importante impegno relativamente l’attuazione dei provvedimenti nazionali che disporranno di maggiore liquidità per le imprese, affinché le risorse possano essere messe in campo quanto prima, in modo flessibile e senza rigidità”.

“Accanto a questo intervento- chiude l’assessore- ci stiamo impegnando per anticipare i pagamenti della Pac da ottobre a giugno e per velocizzare le procedure per saldare i contributi del Psr, tutte azioni fondamentali per dare risposte concrete e soprattutto rapide agli agricoltori e alle imprese della nostra regione. In questo difficile momento per il nostro Paese, come per il resto del mondo, occorre che tutti i soggetti istituzionali, economici ed associativi lavorino insieme per una rapida, solida e duratura ripartenza. Solo insieme possiamo uscirne”.

I risultati del bando

In totale, sono state 1.401 le richieste da parte delle imprese del territorio: 1.210, la maggioranza per prestiti a breve termine fino a 12 mesi, le restanti 191 per prestiti a medio termine cioè fino ad un massimo di 36 mesi, una novità questa introdotta con quest’ultimo bando.
Nell’assegnazione dei contributi hanno avuto priorità le aziende che operano nei territori colpiti dalla cimice asiatica e quelle condotte da giovani con meno di 41 anni.

L’importo dei prestiti varia da un minimo di 6 mila a un massimo di 150 mila euro per azienda nel caso del credito a breve termine e da 12 mila a 500 mila euro per il credito a medio termine. Delle risorse messe a disposizione dal bando regionale, 1 milione di euro è impiegato per il concorso nel pagamento degli interessi sui prestiti a breve termine (fino a 12 mesi), mentre i restanti 2,4 milioni di euro saranno utilizzati per l’erogazione dei contributi sui prestiti più lunghi (da 12 fino a 36 mesi) fino ad massimo di 800 mila euro per ciascun anno del triennio 2020-2022

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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