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Da: Organizzatori

Da venerdì 6 a martedì 24 dicembre vi aspetta Christmas Time, laboratori artistici e didattici aperti ai bambini e alle loro famiglie. E per ogni partecipante il centro donerà un euro al centro socio riabilitativo residenziale per disabili “Coccinella Gialla”

Il vero Natale è quello che mette al primo posto la solidarietà e l’impegno sociale. Questo è il pensiero che anima le iniziative volute e organizzate dal Centro commerciale “Guercino” di Cento, dal 6 al 24 dicembre, per aspettare con gioia e divertimento le festività.

La solidarietà arriva con “Christmas Time”, una serie di laboratori artistici e didattici aperti ai bambini di tutte le età e alle loro famiglie. Venerdì 6, dalle 15.30 alle 19.30, sabato 7 e domenica 8 dicembre, dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30, si inizia con “Un Natale ad Arte” durante il quale i bambini potranno creare il loro unico, colorato e speciale calendario dell’Avvento. Il prossimo fine settimana, venerdì 13, dalle 15.30 alle 19.30, sabato 14 e domenica 15 dicembre, sempre dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30, sarà la volta del laboratorio “Ghirlande di Natale”, durante il quale si potranno realizzare fantasiose ghirlande decorative con materiale naturale. Il fine settimana prima di Natale da venerdì 20 a domenica 22, sempre negli stessi orari, spazio alla lettura e al mondo delle fiabe, con i racconti animati di fate e folletti. Per ogni bambino che parteciperà ai laboratori, il centro commerciale donerà un euro al centro socio riabilitativo residenziale per disabili “Coccinella Gialla”, un’importante realtà sociale del territorio, nata nel 2006 per volontà della sezione centese di Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale).

E la solidarietà arriva anche dai colori e dalle forme di mille pacchi natalizi, grazie alla presenza dell’associazione di Cento Grande Volontariato Sociale per i Bambini che confezionerà, con l’aiuto di oltre cinquanta studenti dell’I.I.S. F.lli Taddia di Cento, i pacchi di Natale per i clienti del centro commerciale. Il ricavato di questo semplice e utile gesto “di solidarietà” sarà devoluto a favore della Fondazione Operation Smile Italia Onlus che si occupa, grazie a oltre 120 volontari medici, infermieri e operatori sanitari, di missioni mediche nel mondo e di progetti di cura nazionali ed internazionali dedicati soprattutto ai bambini.

C’è, dunque, una doppia ragione per visitare il Centro commerciale “Guercino” nel periodo natalizio: per divertirsi con tutta la famiglia, immergendosi un un’atmosfera magica e creativa e soprattutto per sostenere importanti realtà sociali che si prodigano ogni giorno per fare del bene al prossimo. E non c’è Natale più bello di questo.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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