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da: Ufficio Stampa Librerie Coop 

Dal 30 settembre UNA NUOVA LIBRERIA A FERRARA.  Targata LIBRERIE.COOP  la catena di librerie di Coop Alleanza 3.0, ARRIVA nel centro commerciale IL CASTELLO offrendo AI SOCI E AI CONSUMATORI  UNA VERA E PROPRIA LIBRERIA ALL’INTERNO DELL’IPERMERCATO, un formato sperimentato con successo nel 2017 a Ravenna e da giugno a Pescara.

Sarà a tutti gli effetti una vera e propria LIBRERIA con assortimento di catalogo, proprio come le oltre 30 librerie della catena presenti nei centri storici o nelle gallerie commerciali. 20 mila i titoli presenti in 275 metri quadrati e 4 i librai professionisti. L’attuale corner, molto apprezzato dai soci e dai clienti diventa una VERA LIBRERIA dove i volumi saranno esposti in modo chiaro e leggibile, la vendita sarà assistita da librai esperti e ci sarà una cassa dedicata per pagare direttamente senza  passare dalla barriera dell’ipermercato dove si potranno fare anche pacchetti e confezioni regalo.

Una innovazione che vuole dare dignità ai tanti spazi libri della GDO  che negli anni Ottanta e Novanta hanno avuto un ruolo fondamentale nell’intercettare, un pubblico nuovo di lettori e di clienti che non entrava in libreria, ma che è poi migrato progressivamente verso canali con assortimenti e servizi maggiori. Una risposta a quel milione di persone che dichiara di comprare libri solo in Gdo, che rimane in alcuni casi, come nei piccoli comuni, il punto di vendita fisico più vicino dove trovare assortimenti sia pure minimi e a tutti coloro che anche nell’era della digitalizzazione continua a preferire il rapporto “materiale” con il libro e con i librai non acquistando, anche per scelta, sulle piattaforme on line.

Coop Alleanza 3.0 ha dimostrato molto coraggio nel sostenere questo progetto che rivoluziona il mondo dei libri nella grande distribuzione, condividendo con Librerie.coop  l’ambizione di portare i libri incontro alla gente, ai lettori forti ma anche e soprattutto ai lettori occasionali offrendo uno standard qualitativo diverso e unico, con un servizio di assistenza mai esistito nel panorama della distribuzione organizzata. 

Librerie.coop, società di proprietà di Coop Alleanza 3.0 da sempre impegnata nella divulgazione della cultura e nell’incremento della lettura attraverso l’offerta nelle sue 31 librerie tradizionali e nella la neonata libreria on line di un assortimento di  qualità  ed elevata competenza dei librai, ha deciso nel 2017 di accettare  una grande scommessa proposta da Coop Alleanza 3.0: mettere a disposizione della capo gruppo la professionalità acquisita negli anni per proporre spazi libri nei suoi ipermercati totalmente rivisti nell’assortimento e nel servizio. Oggi i corner libri negli Ipermercati di Coop Alleanza sono oltre 40 ma solo a Ravenna, Pescara e oggi Ferrara possono vantare una vera e propria libreria.

Ricordo un intervista di qualche anno fa ad un grande editore italiano che rispose a proposito dei libri nei supermercati “è una grande idea, è un bene che il libro diventi un abitudine, che stiano pure vicino al cartone del latte”. Leggere dovrebbe essere un gesto quotidiano, come fare colazione” dice il direttore generale Nicoletta Bencivenni, che aggiunge “Gli spazi libri di  cui parliamo non portano i libri vicino al cartone del latte perché abbiamo cercato di ricreare un ambiente confortevole e piacevole, con la possibilità di sedersi e sfogliare un libro, un luogo che possa assomigliare il più possibile ad una libreria, pur sapendo che ci sono limiti strutturali, ma è reale l’intento di rendere l’acquisto del libro un “gesto quotidiano” come l’acquisto del pane e del latte.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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