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da: organizzatori

Dopo lo straordinario successo al botteghino de L’attacco dei giganti-Il Film: parte I solo per due giorni, l’1 e il 2 settembre arriva nei cinema italiani il secondo capitolo della saga L’attacco dei giganti – Il Film: parte II. Le ali della libertà (elenco delle sale e dettagli sulla stagione degli anime al cinema su www.nexodigital.it).

L’anime, ambientato nella città di Shiganshina, è tratto dall’acclamato manga di Hajime Isayama (che ha vinto il prestigioso Premio Kodansha, è stato nominato alla sedicesima edizione del Premio culturale Osamu Tezuka ed è uno dei 13 manga ad aver ricevuto una nomination per il premio Manga Taishō). E’ prodotto da Wit Studio in collaborazione con Production I.G. e propone scene inedite rispetto agli episodi televisivi che hanno fatto la fortuna di questo titolo oltre che una nuova colonna sonora 5.1. In questi anni il fenomeno de L’attacco dei Giganti ha letteralmente travolto il Giappone dove gli è stato dedicato un parco a tema all’interno degli Universal Studios Japan di Osaka: qui i fan della saga possono imbattersi in enormi statue dei giganti e in un set dedicato per farsi ritrarre tra le mani di un titano per essere… sbranati vivi. La storia de L’attacco dei Giganti ci trasporta infatti indietro nel tempo di centinaia e centinaia di anni, quando gli umani sono stati quasi completamente sterminati dai giganti. Alcune popolazioni però sono sopravvissute barricandosi in una roccaforte protetta da altissime mura. Nessuno di questi colossi si è più mostrato per oltre cento anni, ma un giorno il giovane Eren e sua sorella Mikasa restano testimoni di un’agghiacciante scena: le mura della città cadono sotto i colpi di un super-gigante che si crea un varco e divora viva la loro mamma. Eren giura che li sterminerà tutti, non avrà pace finché l’ultimo gigante camminerà sulla terra!

Ne L’attacco dei giganti – Il Film: parte II. Le ali della libertà la saga continua ed Eren scopre che per tutto il tempo è stato rinchiuso nei sotterranei della sede della commissione e che verrà sottoposto al giudizio della corte marziale, presieduta dal comandante supremo Dallis Zacklay, l’uomo a capo di tutti i tre Corpi militari. Mentre il Corpo di Guarnigione ha del tutto rinunciato ad avanzare pretese su Eren per il terrore che la sua trasformazione in Gigante suscita in molti dei suoi uomini, il Corpo di Gendarmeria desidera studiarlo minuziosamente per poi eliminarlo. La sua unica speranza di salvezza è costituita dal Corpo di Ricerca (nel quale, fra l’altro, Erin desidera entrare da tempo). Il Corpo lo utilizzerebbe infatti in battaglia per eliminare il maggior numero possibile di nemici…
Nexo Anime, il ciclo degli anime al cinema, è distribuito da Nexo Digital in collaborazione con Dynit e con il sostegno dei media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it, VVVVID e Lucca Comics & Games. Tutti i dettagli sulla programmazione e l’elenco delle sale che aderiscono all’iniziativa sono disponibili su www.nexodigital.it.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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