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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Insieme ad Ostia e a Bardolino, il Lido delle Nazioni si attesta tra le località italiane di spicco a promuovere gare internazionali di triathlon e questo lo si deve all’impegno e alla passione con le quali dal 1986 Paolo Temporin, presidente di Ferrara Triathlon Club e i volontari della società, organizzano l’evento sportivo IRONDELTA. L’Amministrazione Comunale sostiene con convinzione l’evento sportivo giunto alla 30^ edizione, divenuto ormai punto di incontro di prim’ordine per questa disciplina. Sono 800 gli atleti che da tutta Italia, ma anche dall’estero si daranno appuntamento sabato 20 e domenica 21 settembre al Lido delle Nazioni e tra loro hanno già confermato la partecipazione anche atleti della Nazionale Italiana. Grazie alle preziose sinergie allacciate dalla società Ferrara Triathlon Club con il Comune di Comacchio e con la Provincia di Ferrara che da sempre concedono il patrocinio alla grande kermesse sportiva, l’evento si è anche trasformato in una straordinaria opportunità per far scoprire ad amanti dello sport e loro accompagnatori le bellezze naturali che circondano il Lido delle Nazioni, dal Delta del Po, alle pinete, dalla costa, alle valli , sino al centro storico di Comacchio.
A Paolo Temporin piace la definizione di “sport tra acqua e terra inserito tra storia e natura”, disciplina che da quest’anno si fa portavoce di un importante logo, quello del brand della città di Comacchio, nuovo marchio promozionale turistico del territorio.
La kermesse del triathlon avrà inizio sabato 20 Settembre alle ore 14 con la gara su distanza sprint di 750mt a nuoto alla quale seguiranno 20km di bici e 5 km di corsa. Domenica 21 Settembre alle ore 12 prenderà il via il classico IRONDELTA. Si gareggerà sulla distanza olimpica e la competizione sarà valevole quale Campionato Italiano di Società sulle distanze di 1500mt a nuoto, 40km di bici e 10km di corsa . Come sempre, si prevede la partecipazione alle gare dei più quotati atleti del panorama del triathlon azzurro per dare vita ad un grande spettacolo. Il ritrovo per tutti è in Piazza Italia al Lido delle Nazioni.
Il divertimento è assicurato per gli appassionati di sport, perché lo spirito vero dell’agonismo è sfidare se stessi . Lo chef Mauro Spadoni allestirà un punto ristoro davvero speciale per atleti ed accompagnatori, a base di prodotti tipici del territorio, già proposti nella rassegna estiva “Sapori da mare”. L’Assessore allo Sport Stefano Parmiani porterà il saluto dell’Amministrazione Comunale, assistendo alle premiazioni dei vincitori.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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