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Grande successo e fermento alla conferenza stampa del Montalcini sede di Argenta per ricordare che sabato 19 Maggio alle ore 9:30 con partenza da Piazza Marconi si svolgerà la camminata della prevenzione con un percorso di circa 4 km da piazza Marconi, via Matteotti, viale Roiti, via Cristo, argine verso la Pieve e ritorno, via Aldo Moro, via Matteotti e ritorno in piazza Marconi.
Dopo i saluti iniziali del DS del Montalcini Prof. Francesco Borciani, che ha ringraziato i partecipanti per la presenza e l’impegno profuso x la Camminata della prevenzione, ha preso la parola il prof del Montalcini Davide Mancini ricordando che l’iniziativa si inserisce nella festa volontariato, arrivata al suo dodicesimo anno di vita.
Sabato mattina, ha ricordato Mancini, viene dedicato alle scuole con varie attività (graffiti, musica ecc…), tra cui la camminata della prevenzione, che si snoda in un percorso che passa per l’argine del Reno e la pieve di San Giorgio: ambienti rilassanti, bucolici e concilianti.
Ha parlato poi Giampiero Gargini vicepresidente Lilt sezione di Ferrara, che ha ricordato come gli sani stili di vita e un’attività fisica continuativa come una camminata quotidiana a ritmo sostenuto siano utili per il fisico e la socializzazione.
Per l’amministrazione comunale era presente Giulia Cillani assessore alla cultura e alle politiche giovanili, che ha ricordato come anche la tecnologia di sia avvicinata allo sport con app e contapassi digitali e di come camminare in un ambiente rilassate porti ad avere una mens sana in un corpore sano.
Infine Mila Panizza direttrice di Soelia Farmacie, main sponsor e supporter super ‘generoso’ della Camminata della prevenzione ha sottolineato come il ruolo di Farmacie Comunali Soelia sia quello di prevenire con un sano stile di vita e non solo curare.
Il Cai Bruno Soldati sezione di Argenta vuole, inoltre, con questa Camminata ricordare lo scomparso Vittorio Campoli, grande, coriaceo e instancabile camminatore.
Venerdì sera, sempre nell’ambito del benessere psicofisico, il Dott. Gullini e il Dott Franchi parleranno presso la sala Mercato di sane prassi e delle diagnosi del Dott Google, ovvero dell’arte errata di curarsi da soli.
Il Benessere è anche dato dalla musica, quindi saranno presenti sul palco di piazza Marconi sabato mattina alcuni gruppi musicali delle scuole medie e il gruppo Hdemici dell’Associazione Musicale Don Gregorio di Ferrara.
Tutta la cittadinanza è invitata per camminare insieme in direzione vita.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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