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Da Teatro Nuovo Ferrara

27 GENNAIO ore 21.00

HISTORIAS DE TANGO
ballerini
Sabrina Concari – Mariano Allegro
Julio Luque – Geraldine Giudicelli
Michele Lobefaro – Emanuela Benagiano
Vito Raffanelli – Giorgia Rossello
con la straordinaria partecipazione di
Fabian Serna di Legion Malambo (folclore)
musica
ORCHESTRA TANGO TINTO
Barbara Varassi – pianoforte
Gerardo Agnese – bandoneon
Vincenzo Albini – violino
Virgilio Monti – contrabbasso
Teatro Nuovo Ferrara – Piazza Trento Trieste, 52 – ufficiostampa@teatronuovoferrara.com
LA COMPAGNIA
Tango Historias de Amor
una compagnia giovane formata da affermati artisti argentini con esperienze
professionali internazionali che sotto la direzione di Mariella Malpeli hanno dato vita al
progetto di portare in scena il tango argentino partendo dalla sua essenza: abbraccio e
improvvisazione.
Una compagnia di ballerini e musicisti che conosce lo sforzo ed il lavoro di squadra, fatto
con passione e in sinergia. Energia che esplode sul palcoscenico grazie all’affiatamento
tra musicisti e ballerini che ha la sua massima espressione e magia proprio
nell’improvvisazione.
La compagnia Tango Historias de Amor ha riscosso grande successo di pubblico
andando in scena in molti teatri e festival di danza italiani. Tornerà dunque ad emozionare
il pubblico la prossima stagione teatrale 2018.
Teatro Nuovo Ferrara – Piazza Trento Trieste, 52 – ufficiostampa@teatronuovoferrara.com

L’ORCHESTRA
Tango Tinto
è un ensemble di tango argentino composto da artisti argentini ed europei: Barbara Varassi
Pega, pianoforte; Gerardo Agnese, bandoneon; Vincenzo Albini, violino; Virgilio Monti,
contrabbasso. Da più di 10 anni sulla scena europea, si distingue per una solida esperienza
nello stile e un grande affiatamento che ne fanno il suo punto forte. Propone diversi
spettacoli: concerti, spettacoli di musica, danza e montaggio video, repertorio da ballare e
d’ascolto, tutti di alta qualità ed esperienza professionale. Il suo repertorio abbraccia i diversi
periodi della storia di questa musica urbana, dalla “guardia vieja” ai contemporanei,
comprendendo brani dei più noti compositori (Pugliese, Troilo, Gardel, Piazzolla, Arolas, De
Caro e tanti altri) offrendoli con uno stile proprio e caratteristico. Ha partecipato a numerosi
Congressi, Milongas e Festival di Tango in tutta Italia ed Europa tra i quali: Bologna Tango
Festival; Cosenza Tango Festival; Bari Tango Congress; Rovigo Tango Festival; Torino Anima
Tango; Sanremo Tango Festival; Verona Tango Festival, Crema Tango Festival. Vilnius Tango
Festival, Lituania; London Tango Festival; Rotterdam Tango Festival; Tampere Tango
Festival, Finlandia; Dublin Tango Festival, Irlanda. Ha collaborato con i più affermati maestri
di Tango tra i quali: Miguel Angel Zotto, Ricardo Barios e Laura Melos, Osvaldo Roldan,
Alejandro Aquino e Graciela Roston, Sebastan Romero e Silvina Aguera, Marco Palladino,
Alejandro Angelica, Alberto e Sabrina Scarico, Mariano Navone, Pablo Mojano e Roberta
Beccarini e tanti altri ancora. Motivo d’orgoglio per l’ensemble è la collaborazione allo show
“Tetralogia” del famoso coreografo Leonardo Cuello. Dalla sua formazione si è esibito
frequentemente in Argentina ed Europa ed è stato sempre ben accolto dalla critica e dal
pubblico. Ha al suo attivo due CD: “Tango Tinto” (2004) e “Éxtasis” (2007), con la
partecipazione di musicisti invitati.
Teatro Nuovo Ferrara – Piazza Trento Trieste, 52 – ufficiostampa@teatronuovoferrara.com

FABIÁN SERNA
Ballerino, Maestro Nazionale di Danza, coreografo, attore e direttore artistico della
compagnia di danze folkloristiche argentine Legión Malambo. Nel 2004 il Governo
Argentino lo ha insignito del premio “Ballerino dell’anno”. Tra il 1998 e il 2016 ha
conseguito innumerevoli premi a livello nazionale, partecipando a tournée in Giappone,
Germania, Brasile, Svizzera, Spagna, UK, USA, Colombia, Perù, Francia, Italia e Grecia.
Nel 2012 vince il reality televisivo Q’VIVA The Chosen e realizza uno spettacolo a Las
Vegas con Jennifer Lopez, Marc Antony e Jamie King. Nel 2015 fonda la compagnia
Legión Malambo. Nel 2016 entra a far parte di uno degli spettacoli itineranti più rinomati
al mondo, Fuerza Bruta. Nello stesso anno è coreografo e ballerino dello spettacolo di
tango Deseos insieme alla compagnia Estampas Porteña e porta in scena con la Legión
Malambo Atsu, primo spettacolo al mondo a fondere malambo e arti marziali. Nel 2017
la compagnia, di cui è direttore artistico e coreografo, è tra i finalisti della quarta edizione
del talent show italiano Tú Sí Que Vales.
Teatro Nuovo Ferrara – Piazza Trento Trieste, 52 – ufficiostampa@teatronuovoferrara.com

BIGLIETTI
biglietteria del TEATRO NUOVO DI FERRARA
aperta dal martedì al sabato
dalle ore 11.00 alle ore 13.00
dalle ore 16.00 alle ore 19.00

ON LINE
sul sito
www.tiketone.it
www.vivatiket.it

PREZZO BIGLIETTI
Poltronissima € 33,00 ridotto € 30,00
Platea € 30,00 ridotto € 27,00
I Galleria € 27,00 ridotto € 23,00
II Galleria € 23,00 ridotto € 21,00

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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