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Da ufficio stampa Ferrara Musica

Venerdì 30 marzo – Teatro Comunale “Claudio Abbado”, ore 20.30 – la European Union Youth Orchestra inaugurerà ufficialmente con un concerto straordinario – che si presenta quasi sold out – il progetto di residenza triennale a Ferrara. La EUYO e il suo direttore principale Vasily Petrenko si cimenteranno in un programma che comprende il Valzer Frühlingsstimmen di Johann Strauss Jr., il Concerto per pianoforte e orchestra K. 595 di Mozart – solista il pianista austriaco Till Fellner, che torna a Ferrara Musica dopo oltre vent’anni –, e nella seconda parte la Sinfonia n. 2 di Brahms. È una curiosa ma significativa coincidenza, una sorta di cerchio che si chiude, che questa serata cada a 40 anni esatti dal primo concerto tenuto dalla EUYO, che avvenne il 28 marzo del 1978 sotto la direzione di Claudio Abbado, fondatore sia dell’orchestra che di Ferrara Musica.

Dopo la Brexit la European Union Youth Orchestra ha trovato casa in Italia, trasferendosi in due sedi: quella operativa a Ferrara e quella legale presso la sede Rai di via Asiago a Roma. Nel dicembre scorso è stato firmato l’accordo tra il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, la Rai, il Comune di Ferrara e la EUYO, per il sostegno e la valorizzazione dell’Orchestra Giovanile Europea. A metà marzo inoltre il Parlamento europeo ha votato l’inserimento della EUYO tra gli organismi speciali finanziati da Europa Creativa, con un finanziamento di 600mila euro fino al 2020.

Nella città estense l’orchestra, attraverso un progetto di residenza triennale (2018/2020), è diventata così il fulcro artistico del programma della stagione concertistica di Ferrara Musica. L’EUYO è arrivata in città poco dopo la metà di marzo, e ha preparato nell’arco di un paio di settimane il programma del concerto del 30 marzo e i brani destinati alla tournée successiva, che toccherà Grafenegg (Austria), Dubai e Bucarest. In questo periodo trascorso a Ferrara, inoltre, numerose sono state le attività che hanno portato l’EUYO a interagire con la realtà cittadina, come le due lezioni-concerto tenute al Liceo “Roiti” e alla Scuola Primaria “Alda Costa”. Fondamentale è stata la collaborazione organizzativa fornita dal Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, che ha messo a disposizione aule attrezzate per le prove a sezioni.

Il programma del concerto di venerdì 30 marzo comincia con un’incursione nella tradizione viennese, proponendo Frühlingsstimmen (Voci di Primavera) op. 410, valzer di Johann Strauss jr. inizialmente scritto per il celebre soprano austriaco Bianca Bianchi (il cui vero nome era Bertha Schwarz), per poi diventare, nella definitiva versione, una composizione per sola orchestra, ed è in questa forma che verrà eseguito dalla EUYO e Petrenko. Seguirà il Concerto n. 27 per pianoforte e orchestra di Mozart, l’ultimo scritto dal compositore austriaco. Fu eseguito nel gennaio del 1791, l’anno della sua morte, in una delle sue ultime apparizioni pubbliche. Il carattere interiore dei motivi melodici, la complessa organizzazione dei temi e dei movimenti e l’uso di temi pastorali nel finale costituiscono elementi peculiari della partitura.

Nella seconda parte del concerto verrà proposta la Seconda Sinfonia di Brahms, che come altre sue opere, fu scritta durante uno dei soggiorni nelle montagne della Carinzia nell’estate del 1877. È considerata da alcuni l’equivalente della Pastorale di Beethoven: un inno alla natura, con dei toni molto solari, mescolati ad altri più malinconici e nostalgici, come nella tradizione brahmsiana.

I biglietti ancora disponibili sono acquistabili online e in biglietteria nei consueti orari.

Info: tel. 0532 202675 – biglietteria@ferraramusica.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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