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da: organizzatori

Per le Aziende Sanitarie dell’Emilia Romagna al via il Servizio CBILL, per il pagamento dei ticket tramite i canali elettronici delle Banche del Gruppo Intesa Sanpaolo.
È possibile pagare i ticket sanitari emessi da Azienda Ospedaliera di Ferrara, Azienda Ospedaliera di Modena, AUSL di Modena e AUSL della Romagna, direttamente dal proprio PC, tablet, smartphone e tramite gli sportelli automatici.

In Emilia Romagna, pagare il ticket sanitario è da oggi ancora più comodo e veloce, grazie al servizio CBILL, messo a punto dal Consorzio CBI, che consente la consultazione e il pagamento delle bollette in multicanalità.
Le famiglie emiliane e romagnole possono effettuare il pagamento dei ticket tramite i canali elettronici messi a disposizione dalle Banche del Gruppo Intesa Sanpaolo, che nella regione sono Carisbo e Cariromagna, utilizzando quindi il proprio servizio di internet banking (accessibile da PC, tablet e smartphone) oppure gli sportelli automatici (ATM).
Il servizio è al momento attivo per i ticket emessi da Azienda Ospedaliera di Ferrara, Azienda Ospedaliera di Modena, AUSL di Modena e AUSL della Romagna, e sarà progressivamente esteso a tutte le Aziende Sanitarie e Ospedaliere dell’Emilia Romagna di cui il Gruppo Intesa Sanpaolo è divenuto tesoriere, aggiudicandosi la gara indetta dalla Regione per lo svolgimento del Servizio di Tesoreria.
Grazie al servizio CBILL è sufficiente collegarsi al proprio internet banking o tramite qualunque altro canale bancario abilitato, per consultare e pagare le bollette di qualsiasi azienda e pubblica amministrazione che abbia adottato il servizio.
Il Servizio CBILL – lanciato da circa un anno – ha già fatto registrare oltre 1 milione e 300 mila operazioni, ciascuna del valore medio di circa 180 euro, per un controvalore complessivo di oltre 230 milioni di euro. Numeri destinati a crescere, considerando che è prevista a breve l’adesione di altre aziende private e pubbliche amministrazioni.
Per quanto riguarda invece gli istituti finanziari, al momento sono già 525 – pari all’82% dei consorziati CBI – quelli che offrono il servizio. I fatturatori attivi sono oltre quaranta, tra i quali ENEL Energia, ENEL Servizio Elettrico, Wind, Azienda USL 8 Arezzo, Consorzio della Bonifica Renana, Rai ed Equitalia, e altri ancora.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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