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Da: Organizzatori

Gli studenti chiamati a riflettere sul tema “Il valore della Memoria per sentirsi cittadini europei, liberi ed uniti, in nome del progresso dei popoli e delle nazioni”

Con la pubblicazione del bando prende il via la Quinta Edizione del Premio Giovanni Grillo, ideato e promosso dalla Fondazione omonima e realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – Direzione Generale per lo Studente, la Partecipazione e l’Integrazione, con il patrocinio morale e gratuito del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, dell’Aeronautica Militare e della Rai per il Sociale.
Il concorso è stato istituito dalla Presidente della Fondazione Michelina Grillo quale omaggio alla memoria del padre Giovanni, militare italiano deportato nei campi di concentramento tedeschi durante l’ultimo conflitto mondiale: “Il successo delle scorse edizioni, sia in termini di partecipazione che di impegno manifestato da parte degli studenti e dei docenti, testimonia una particolare attenzione e sensibilità da parte del mondo scolastico e delle nuove generazioni verso la memoria storica e, soprattutto, verso valori quali la dignità umana, la libertà, la pace – sono le parole della Presidente Grillo –. Per tale motivo abbiamo inteso proseguire il percorso intrapreso nell’intento di stimolare nelle nuove generazioni una riflessione profonda sugli eventi storici e le persecuzioni nazifasciste, e difendere i valori universali della libertà e della pace. Quest’anno, inoltre, abbiamo pensato di far riflettere gli studenti sul tema del valore della memoria nell’ambito di un contesto più ampio, quello dell’Unione Europea, nata dal filo spinato come ideale di progresso, democrazia e collaborazione pacifica tra Stati”.
La storia di Giovanni Grillo è stata raccontata nel libro “Giovanni Grillo da Melissa al lager – La vicenda di un deportato calabrese “ scritto da Gennaro Cosentino, sulla base dei documenti originali messi a disposizione dalla stessa Michelina Grillo, con l’obiettivo di alimentare la memoria, la conoscenza della storia e gli ideali di pace.
La quinta edizione del Premio, che negli scorsi anni ha visto coinvolti migliaia di studenti delle scuole secondarie, prevede la possibilità di partecipare con videoclip e racconti fotografici.
Al concorso, con cadenza annuale, possono partecipare i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia con la presentazione di opere originali, individuali o di gruppo, ispirate all’art.1/3 della Costituzione dell’Unione Europea “L’unione si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli” ed in particolare dovrà vertere sui seguenti temi:
1) Il dialogo tra gli Stati, base di civile convivenza e l’Europa come impegno per la pace, l’integrazione e la coesione;
2) Il valore della memoria per alimentarne l’impegno attuale. L’esempio di Giovanni Grillo e degli uomini che scelsero il sacrificio contro il totalitarismo (riflessioni dalla lettura del libro Giovanni Grillo da Melissa al lager – La vicenda di un deportato calabrese di Gennaro Cosentino, fruibile gratuitamente al link http://issuu.com/pubblisfera/docs/libro_grillo).

Le premiazioni si terranno nell’ambito di una manifestazione organizzata in occasione del Giorno della Memoria.
Il bando di concorso, pubblicato sul sito istituzionale del MIUR, è scaricabile sul link: https://www.miur.gov.it/competizioni-e-concorsi-per studenti ed è reperibile, altresì, sul sito della Fondazione http://www.fondazionepremiogrillo.it/ e sulla relativa pagina Facebook.

Bando V Edizione

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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