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da: ufficio comunicazione ed eventi Unife Unife

Venerdì 27 maggio prenderà il via la prima edizione della Summer School in Fisica e Tecnologie Nucleari, organizzata dall’Università del Texas di Austin e dall’Università di Ferrara, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN – Sezione di Ferrara) ed il Consorzio Futuro in Ricerca.

Per quattro settimane i docenti delle due università terranno lezione ai 18 studenti americani e 3 italiani che hanno aderito al progetto didattico, che prevede anche laboratori di fisica nucleare che si svolgeranno presso il Dipartimento di Fisica e scienze della Terra di Unife.

“Questa iniziativa è nata nell’ambito della collaborazione scientifica con il team del Prof. Sheldon Landsberger – spiega Fabio Mantovani, Ricercatore del Dipartimento ed organizzatore locale della scuola – che nel 2015 è stato insignito del titolo di Copernicus Visiting Scientist dell’Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS-Ferrara 1391. In quell’occasione è nata l’idea di una scuola estiva per giovani fisici, ingegneri e geologi”.

La Summer School prevede diversi momenti formativi tra cui visite guidate ai Laboratori Nazionali di Legnaro e del Gran Sasso, fiori all’occhiello dell’INFN e centri di ricerca all’avanguardia a livello internazionale nel campo della fisica nucleare e subnucleare.

“In un contesto in cui si parla spesso di ‘fuga di cervelli italiani all’estero’ – afferma Roberto Calabrese, Direttore del Dipartimento di Fisica e scienze della terra – questa iniziativa rappresenta un segnale in controtendenza, a testimonianza della qualità della nostra Università, in grado di attrarre giovani dall’estero desiderosi di formarsi presso il nostro Dipartimento, aperto ad attività di internazionalizzazione della didattica e della ricerca”.

L’offerta formativa della scuola estiva prevede seminari divulgativi tenuti da ricercatori e professori di fama internazionale, noti per le loro ricerche in fisica nucleare con applicazioni nel campo dei beni culturali, della salute, dell’ambiente, dell’energia e dell’astrofisica. Sono previsti inoltre quattro incontri di career guidance organizzati con aziende partner che operano nei settori della geofisica nucleare e del monitoraggio ambientale.

“Obiettivo di queste iniziative – conclude Calabrese – è creare un contatto concreto tra i giovani che stanno per concludere la laurea in Italia o negli Stati Uniti ed il mondo della ricerca e dell’imprenditoria italiana”.

Le principali attività della Summer School, che si concluderà il 25 giugno, possono essere seguite nella sezione dedicata alla scuola sul sito dell’INFN e sui principali social network.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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