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da: S.I.PRO. Agenzia Provinciale per lo Sviluppo SpA

Lunedì 9 giugno fa tappa a Ferrara il Barcamper scouting tour

Organizzata da Spinner 2013, la Start Cup Emilia-Romagna 2014 è la competizione regionale tra i progetti imprenditoriali più innovativi che si svolgerà tra giugno e novembre. Competizione che quest’anno vede nuovi partner locali ed europei, grazie ai quali sono stati aggiunti ai premi regionali anche sezioni speciali di premiazioni.
Per il territorio ferrarese SIPRO – Agenzia Provinciale per lo Sviluppo e Università di Ferrara hanno elaborato un pacchetto di premi aggiuntivi che include la possibilità per 3 delle 40 idee di impresa finaliste provenienti da Ferrara, di insediarsi all’interno della rete di incubatori SIPROCUBE ed ottenere, oltre alla sede di lavoro, l’opportunità di utilizzare spazi comuni, l’assistenza all’avvio dell’attività, l’individuazione e predisposizione di domande di agevolazione. Con questo intervento SIPRO si propone di dare seguito alle attività su cui si è concentrata negli ultimi tempi, dalla mappatura delle idee e imprese creative all’avvio di percorsi di supporto per la loro crescita.
Unife, da sempre “fabbrica” di idee innovative e di progetti ad elevato contenuto scientifico e tecnologico, fornirà il proprio contributo in termini di presentazione di candidature, coinvolgendo non solo il proprio personale, ma tutta la comunità studentesca.
Come afferma Francesco Di Virgilio, Delegato del Rettore alla Ricerca, trasferimento tecnologico, spin-off, brevetti… “La competizione regionale StartCup Emilia-Romagna rappresenta una imperdibile opportunità per tutti i nostri giovani di talento che cercano una guida per verificare la realizzabilità della propria idea imprenditoriale e pianificare il proprio cammino verso il futuro”.
Ad ottobre, le imprese vincitrici si aggiudicheranno i premi regionali e la possibilità di rappresentare l’Emilia-Romagna alle finali del Premio nazionale per l’innovazione 2014 (PNI). I vincitori della Start Cup riceveranno premi dell’ammontare di 10.000 euro (1° classificato), 5.000 euro (2° classificato) e 2.000 euro (3° classificato).
E per scovare le migliori idee imprenditoriali è in programma il Barcamper scouting tour, che nel corso delle sue nove tappe in tutta la regione, il 9 giugno sarà dalle ore 10 alle ore 18 in P.zza Castello a Ferrara, occasione unica per confrontarsi con gli esperti e avere consigli sulla presentazione delle proposte imprenditoriali.
Per informazioni sulla competizione e per iscriversi al Barcamper di Ferrara i dettagli su http://startcup.spinner.it, SIPRO (www.siproferrara.com) e Unife (www.unife.it).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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