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Da: Elettorale Lega Nord
“E’ stata una battaglia lunga e difficile, portata avanti con ostinazione: con questo decreto viene finalmente riaffermato il diritto al risparmio che i governi Renzi e Gentiloni hanno cercato di cancellare. E’ un grande successo della Lega al governo, frutto di un lavoro di squadra e della volontà di riparare ai torti subiti da troppe famiglie. Ancora una volta abbiamo dimostrato la capacità di mantenere le promesse fatte. Dopo che il Pd non ha esitato a mettere le mani in tasca ai risparmiatori ora, per la prima volta, prendono il via i rimborsi”.
Così Alan Fabbri, candidato a sindaco di Ferrara per il centrodestra, commenta il decreto per il ristoro dei risparmiatori, vittime dei crac bancari che scaturirà dall’accordo raggiunto nella giornata di ieri.
“Per Ferrara e per i territori colpiti dai crac bancari è un momento storico, che metterà a tacere Luigi Marattin e i suoi, che, dopo aver sostenuto le scelte del Pd, hanno attaccato senza ritegno e a più riprese l’attuale governo, proprio mentre tentava di trovare soluzioni concrete”, aggiunge Fabbri.
“I rimborsi automatici previsti per gli azionisti che hanno un reddito inferiore ai 35mila euro, o un capitale mobiliare inferiore ai 100mila euro, copriranno, secondo le previsioni, la maggior parte degli azzerati”, mentre per gli altri “sarà creata una commissione di nove saggi, che faciliterà la dimostrazione del misselling, definendo tipologie omogenee, in modo tale che l’arbitro possa intervenire più facilmente”. Nella stessa direzione sta lavorando anche la Regione Emilia Romagna “con unauna serie di sedute congiunte delle commissioni regionali Bilancio e Politiche economiche, nelle quali stiamo approfondendo quanto avvenuto a Ferrara”, aggiunge Fabbri “per garantire, così, un’ulteriore traccia per la dimostrazione di un misselling collettivo”.
Ma non è tutto: “Abbiamo ragione di ritenere che il 30% di indennizzo che verrà immediatamente versato ai risparmiatori truffati sarà seguito da ulteriori percentuali di rimborso”, mentre “gli obbligazionisti potranno richiedere la restituzione del 95% delle somme non ancora rimborsate”.
Oltre al rimborso in denaro “quello che viene restituito ai ferraresi truffati, con questo decreto, è il rispetto troppe volte mancato in questi anni da parte del Pd e dei suoi rappresentanti sul territorio”. Un rispetto, invece, “dovuto a chi aveva affidato con fiducia i propri risparmi ad un’istituzione storica di Ferrara e si è visto non solo tradito e azzerato, ma anche trattato come un cittadino di serie B”.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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