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“Una guerra tra bande per lo spaccio di droga tiene in scacco Ferrara. La sanguinosa aggressione in strada a colpi di machete avvenuta un mese fa, non era frutto di una banale lite tra connazionali, ma l’ennesima prova della presenza della malavita organizzata nigeriana sul nostro territorio. Noi lo ripetiamo da tempo, ora è un’inchiesta a provarlo. Anche l’amministrazione comunale deve prenderne atto e agire di conseguenza avviando ogni pratica necessaria per definire il fenomeno e arginarlo, prima che sia troppo tardi”.

Così Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione, interviene sulle notizie relative all’agguato con machete avvenuto in via Morata, in zona Gad, del 30 luglio scorso ai danni di un nigeriano da parte di altri connazionali.

“Secondo quanto riportato dalla stampa, dall’inchiesta in corso risulta chiaro che il tentato omicidio nasce proprio da un regolamento di conti per una partita di droga e dallo scontro tra due bande, per la supremazia, il controllo e la gestione dei traffici illeciti”, aggiunge il consigliere.

“La presenza di queste bande di malviventi sarebbe tanto radicata e i loro rapporti così tesi da aver richiesto la necessità di una mediazione per una sorta di tregua da parte del presidente della comunità nigeriana”, continua Fabbri. “E’ chiaro che ci troviamo davanti ad un fenomeno radicato e pericoloso, a personaggi violenti che risolvono le loro beghe a coltellate”, e cosa ancora più grave “lo fanno in strada mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini”. E questo l’aspetto “davvero intollerabile: il fatto che siano i ferraresi a dover fare attenzione a non trovarsi in mezzo ad una sanguinosa rissa o ad un regolamento di conti”. Per Fabbri “davanti a questa fase di radicamento della malavita che è ancora più grave rispetto a quella della già inaccettabile attività criminale diffusa e capillare deve scattare l’allerta al massimo grado per i nostri amministratori che devono reagire ora con decisione e con forza, come avrebbero dovuto farlo in passato”. Ma forse “Tagliani e tutto il Pd che gestisce le istituzioni e non prende sul serio la questione preferisce attendere ancora per passare la patata bollente alla Lega, che li sostituirà dopo le amministrative del 2019”, conclude il capogruppo.

Da: Ufficio Stampa Lega Nord Emilia Romagna

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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