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Da: Ufficio stampa Lega Nord Emilia Romagna

“Stop al traffico, deluse le richieste dei commercianti e dei cittadini. Il Pd resta sordo agli appelli del buon senso: bocciata in Commissione la proposta della Lega di escludere i veicoli diesel euro 4 dal divieto di circolazione. E sulle stufe e i caminetti è ancora caos totale”.
Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna interviene sulla questione del blocco degli euro 4 durante lo stop al traffico, dopo il confronto in Commissione Bilancio che si è tenuto nel pomeriggio di ieri.
“La nostra proposta di escludere le vetture con motore diesel euro 4 è stata bocciata”, spiega Fabbri “si trattava di una idea di buon senso formulata per raccogliere le istanze dei cittadini e degli esercenti penalizzati da una manovra troppo restrittiva e inadeguata”.
Da giorni segnaliamo come “bloccare le vetture euro 4 significhi creare un grave danno all’economia delle imprese, delle famiglie e di tutto il territorio. Come noto infatti, nella nostra regione una vettura su quattro è alimentata da motore euro 4 e, dunque, bloccare anche i veicoli con questo tipo di emissione, oltre a quelli con emissioni più inquinanti, significa bloccare intere città”.
A risentirne sono soprattutto “i lavoratori che utilizzano i mezzi commerciali per spostarsi: mezzi ancora recenti che la crisi non permette di sostituire e per i quali non è stato varato nesun piano di incentivi serio”. Proprio ieri Ascom Confcommercio e Confesercenti hanno chiesto all’assessore Paola Gazzolo e al governatore Stefano Bonaccini di “valutare concretamente l’ipotesi di un’attenuazione della misura che riesca a coniugare la tutela dell’ambiente e della salute con le esigenze del mondo del lavoro” e, sostanzialmente, “la stessa richiesta è stata avanzata da noi in Commissione”, spiega il consigliere.
“La nostra proposta era molto semplice e di buon senso: esentare i veicoli diesel euro 4 dalle limitazioni poste dal Pair alla circolazione nei centri abitati, con popolazione superiore ai 30.000 abitanti. Ma il Pd l’ha respinta”.
La Lega ripresenterà l’emendamento sul blocco della circolazione per i mezzi euro 4 in aula, “nella speranza che questa maggioranza maturi un ripensamento non certo a beneficio della Lega, ma delle migliaia di emiliano romagnoli che, a causa di politiche sbagliate e adottate senza considerare le esigenze dei cittadini non possono più circolare liberamente col proprio autoveicolo”.
Nella stessa Commissione poi “è andata in scena la farsa sull’utilizzo saltuario di natura domestico-ricreativa di camini e focolari”, continua Fabbri.“Per correggere la normativa assurda e penalizzante che il Pd ha deciso di applicare abbiamo chiesto che la possibilità di utilizzo saltuario venga esplicitata, in modo da permettere ai cittadini quantomenodi rispettare le tradizioni famigliari di qualche occasionale festa in famiglia davanti al caminetto senza il rischio di incorrere per questo in pesanti sanzioni”.
Su questo punto “messo alle strette, il Pd si è reso conto della assurdità del provvedimento appena varato e ha congelato il nostro emendamento rinviandone l’approvazione all’assemblea del 16 ottobre prossimo”.
Per Fabbri resta evidente che “su una questione importante come la qualità dell’aria la politica del Pd paga il prezzo di una ideologia estremista che nel tentativo di accaparrarsi il consenso degli elettori più sensibili al tema vara norme esageratamente restrittive, per le quali ancora non è stato provato alcun risultato”.

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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