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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Firmato il provvedimento per risarcire le attività economiche colpite dall’alluvione del 17 e del 19 gennaio 2014, dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013, dagli eccezionali eventi atmosferici e dalla tromba d’aria del 30 aprile 2014. La nuova ordinanza (la n. 6 del 10 luglio 2014) del commissario delegato alla Ricostruzione Vasco Errani definisce modalità e criteri per la concessione dei contributi, stimati in 80 milioni di euro. Gli interventi previsti, e ammessi a contributo, riguardano la riparazione, il ripristino, la ricostruzione di immobili a uso produttivo degli impianti e delle strutture produttive agricole; la riparazione e il riacquisto di beni mobili strumentali all’attività, di beni mobili registrati e la ricostituzione delle scorte e dei prodotti.

“Si tratta di un provvedimento di eccezionale importanza per i territori colpiti dalle calamità del 2013 e del 2014 – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi – . Le imprese possono così completare i loro piani di ripristino e riprendere completamente le attività economiche, salvaguardando l’occupazione. E’ un risultato – prosegue Vecchi – ottenuto grazie all’impegno comune della Regione, dei sindaci, dei parlamentari del territorio, delle associazioni, dei cittadini e delle imprese. Quest’ordinanza è stata discussa in maniera aperta con tutte le parti interessate e, grazie alla loro partecipazione, ulteriormente migliorata per poter rispondere adeguatamente a tutte le specifiche esigenze”.

“L’alluvione del Secchia – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Tiberio Rabboni – ha interessato un’area di oltre 5.500 ettari destinati a colture – vite, pero, pomodoro, cereali, foraggi – di altissima qualità e di notevole importanza economica; 302 le aziende agricole coinvolte, che hanno subito danni stimati per circa 52 milioni di euro. Il ripristino delle infrastrutture connesse all’agricoltura, come strade interpoderali, opere di approvvigionamento idrico, reti idrauliche e impianti di irrigazione al servizio di più aziende, richiederanno circa 2 milioni. Particolarmente gravi – aggiunge Rabboni – anche gli effetti sul settore agricolo della tromba d’aria del 30 aprile 2014. Per la provincia di Bologna la stima complessiva dei danni è di 5,1 milioni, per il modenese di 2,8 milioni. Il provvedimento del commissario consentirà di ripristinare la piena funzionalità a imprese che potranno contribuire in modo concreto alla ripresa economica del nostro territorio”.

Gli interventi dovranno essere finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti fisse e mobili strumentali, e al recupero a fini produttivi degli immobili. La quantificazione del danno dovrà avvenire attraverso perizia asseverata, mentre gli interventi devono essere realizzati successivamente alla data degli eventi calamitosi e conclusi entro il 30 giugno 2015. In presenza di copertura assicurativa, il contributo è riconosciuto sulla differenza tra i costi dell’intervento e gli indennizzi assicurativi attribuiti all’intervento finanziato, corrisposti o da corrispondersi da parte delle compagnie di assicurazioni.

I comuni interessati
Possono beneficiare dei contributi le imprese, appartenenti ai settori industriali, dei servizi, commerciali, artigianali, turistiche, agricole, agrituristiche, zootecniche, professionali. I comuni colpiti dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013 sono, per quanto riguarda la provincia di Bologna, Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale; nella provincia di Modena Castelfranco Emilia e Mirandola. I comuni (tutti modenesi) colpiti dagli eventi alluvionali avvenuti tra il 17 e il 19 gennaio 2014 sono Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro, San Prospero (a cui si aggiungono in Comune di Modena le frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello e San Matteo).

Le risorse finanziarie
Dei 210 milioni di euro stanziati dal Consiglio dei ministri per alluvione e tromba d’aria, 160 milioni (che è la cifra prevista per il 2014, mentre gli altri 50 milioni andranno sul 2015) sono già stati impegnati con le ordinanze finora emanate. Infatti, gli 80 milioni di quest’ultima ordinanza – per le imprese – si aggiungono ai 50 milioni per le abitazioni (ordinanza n. 2), agli oltre 23 milioni degli interventi idraulici su Secchia e Panaro (ordinanza n. 5) e ai 6 milioni per le opere pubbliche (ordinanza n. 4).

Destinazione dei contributi
I contributi vengono concessi per la riparazione e il ripristino di immobili danneggiati e la ricostruzione di quelli eventualmente distrutti, in modo da ristabilire la piena funzionalità per l’attività dell’impresa; per la riparazione e il riacquisto dei beni mobili strumentali, così da ripristinare la loro piena funzionalità e sicurezza (compresi impianti e macchinari e compresi i beni mobili registrati); per la ricostituzione delle scorte, vive e morte, connesse all’attività dell’impresa; per i danni economici subiti dai prodotti; per il ripristino dei terreni agricoli, degli impianti arborei produttivi, delle infrastrutture aziendali (strade poderali, interpoderali e attraversamenti; opere di approvvigionamento idrico, reti idrauliche, impianti irrigui e rete di scolo; impianti di protezione delle colture); per il mancato guadagno dovuto alla distruzione della produzione agricola, valorizzata con riferimento alla media del triennio precedente, o i costi sostenuti per le anticipazioni colturali delle produzioni agricole danneggiate.

Lo schema di convenzione con la Provincia di Modena
Una successiva ordinanza (la n. 7 del 10 luglio 2014) riguarda l’approvazione dello schema di convenzione con la Provincia di Modena che, attraverso le sue strutture, garantirà il supporto per lo svolgimento delle attività istruttorie delle domande di contributo. Nello specifico, la Provincia ha individuato l’Area Economia come struttura competente per l’istruttoria amministrativa e tecnica delle domande.

I provvedimenti sul sito della Regione
I provvedimenti – come prevede il Decreto legge numero 74 del 12 maggio del Consiglio dei ministri – sono stati adottati da Errani in qualità di commissario delegato alla Ricostruzione, in accordo con le amministrazioni locali e l’Agenzia regionale di Protezione civile. Le ordinanza firmate (numero 6 e 7 del 10 luglio 2014) e il decreto legge sono consultabili sul sito della Regione, all’indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/i-provvedimenti-per-alluvione-e-tromba-daria.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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