Skip to main content

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

La notizia portata dal presidente Bonaccini a sindaci e presidente della Provincia riuniti a Bobbio (Pc) in sede di comitato istituzionale. Autorizzati interventi in 26 Comuni. Altri 2 milioni previsti nel bilancio regionale 2016. “Con questo Piano fra cantieri in corso e in avvio sono programmati interventi per oltre 20 milioni di euro – ha commentato Bonaccini -: e annuncio un altro milione per strutture sportive danneggiati in regione, fondi che in gran parte interessano queste zone”

Via libera dal Dipartimento nazionale di Protezione civile al Piano dei primi 71 interventi per 10 milioni di euro, messo a punto dalla Regione per ripristinare le principali opere danneggiate e provvedere alla sistemazione di edifici di pubblica utilità, argini e tratti di viabilità più colpiti nei territori del piacentino e parmense interessati dall’alluvione del 13 e 14 settembre 2015.
La notizia dell’approvazione del Piano è stata portata oggi dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e dall’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, ai sindaci delle zone colpite riuniti oggi insieme al presidente della Provincia di Piacenza Francesco Rolleri e ai vertici della Protezione civile regionale a Bobbio (Pc) in sede di Comitato istituzionale sull’alluvione, il terzo dopo quelli che si sono svolti lo scorso 1 ottobre a Farini (uno dei comuni più colpiti) e il 23 ottobre nella sede della Provincia di Piacenza.
“Con l’approvazione di questo piano – ha commentato il presidente Bonaccini – fra cantieri in corso e in avvio sono programmati interventi per oltre 20 milioni di euro. Confermiamo i nostri impegni in tempi record. Confidiamo ora nel provvedimento del Governo che, nell’ambito della legge di stabilità, prevede 1,5 miliardi per risarcimento danni a cittadini e imprese su tutto il territorio nazionale. la nostra Regione è interessata per cinque stati d’emergenza dal 2013 a oggi”.
Il presidente ha anche annunciato che “ci sarà disponibilità di un ulteriore milione di euro, che abbiamo deciso di destinare a un bando regionale per Comuni che abbiano visto colpiti fino alla distruzione i propri impianti sportivi. Credo che la maggior parte riguardi il piacentino, soprattutto quelle piccole comunità in cui dovranno essere ripristinate strutture che abbiano una valenza sociale”.
“Inoltre, nella legge di stabilità regionale 2016 – aggiunge l’assessore Gazzolo – abbiamo assegnato altri due milioni per completare le difese spondali compromesse e per la rimozione dei detriti dagli alvei”.
Insieme agli interventi programmati partiranno lavori per oltre 850 mila dall’Aipo e 1,2 milioni dal Servizio tecnico di bacino del fiume Po.

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it