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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Terza e ultima giornata del Ferrara Altroconsumo Festival, l’evento organizzato da Altroconsumo, con il supporto di Ferrara Fiere Congressi, il patrocinio del Comune e della Provincia di Ferrara e di Ferrara terra e acqua, e la media partnership di Sky.

Domenica 18 maggio si parte dal caffè, con la degustazione “Un caffè con Altroconsumo“, fissata alle 9.30 al bar pasticceria Duca D’Este (Piazza Castello): un viaggio gratuito tra gli aromi, sotto la guida degli esperti dell’Associazione. Alle 10, agli Imbarcaderi del Castello Estense, prosegue la mostra “Il trucco c’è, e con noi si vede“, dove prestigiatori e animatori insegneranno a comprendere i trucchi e i meccanismi che possono ingannare il cervello, specie quando si tratta di acquisti. Alla stessa ora, in Piazza del Municipio, saranno in funzione l’Infopoint del Festival, Ecostameno, il gruppo d’acquisto di Altroconsumo per le auto a basso impatto ambientale, e “La bici ideale? Progettala con noi“, dove poter provare quattro modelli Lombardo personalizzati, indicando come migliorarli.

Dalle 10, al Chiostro di San Paolo, chi è rimasto vittima di una pratica commerciale scorretta o si sente indifeso contro il proprio operatore telefonico potrà fare gratuitamente riferimento ai giuristi di Altroconsumo, mentre con “Simuliamo il colloquio di lavoro” (fino alle 11 e poi ancora alle 12 e alle 15) altri consulenti dell’Associazione indicheranno come presentarsi nel modo più efficace a una selezione. In contemporanea, sempre al Chiostro, l’incontro “Aiuto, mi hanno rubato lo smartphone“, per scoprire come tutelarsi in caso di furto. Alle 10.30, al Mercato coperto, si potrà imparare a comporre un menù nutrizionalmente corretto con “Giochiamo a mangiare bene” (replica alle 14.30 e alle 17.30), a risparmiare sui farmaci – “L’armadietto dei medicinali: pochi ma buoni” -, a scegliere e dosare i detersivi con “Per un bucato senza macchia“, e saperne di più sull’acqua da bere con “Alla scoperta dell’acqua“.

Spostandosi in Piazza del Municipio, alle 11 si potrà seguire “La verità, vi prego, sulla scienza“, dove la senatrice Elena Cattaneo – tra i massimi esperti mondiali in materia di staminali – parlerà dell’avventura della ricerca scientifica e delle spietate logiche di profitto che possono ostacolare la cura delle malattie, introducendo il discorso sul diritto alla salute e il marketing dei farmaci. Il tema del lavoro sarà declinato alle 11, al Chiostro piccolo di San Paolo, nell’incontro “Trovo lavoro: mi presento nel mondo 2.0“, per scoprire gli strumenti più utili per trovare lavoro attraverso il web. Mezz’ora più tardi, “Vacanze senza naufragio“, per salvarsi dalle trappole e dalle disavventure in cui più spesso incappano i turisti, mentre al Mercato coperto verranno rivelati “I segreti dell’etichetta alimentare” e, alle 12, quelli di “Detersivi e pulizie“, per poi passare a “Giochiamo con il frigorifero” (12.30 e 15.30), che illuminerà adulti e bambini su quale sia il posto giusto nel frigo per ogni cibo.

Tornando al Chiostro di San Paolo e ad argomenti “hi-tech”, alle 12.30 sarà il turno de “I segreti dello smartphone“, che chiuderà la mattinata del Festival. “Acqua di rubinetto, in bottiglia o filtrata?” è il tema dell’incontro delle 15 al Mercato coperto, dove si terrà anche una consulenza dedicata ai “Prodotti alimentari” (come scegliere i più freschi, quali ingredienti evitare). Mentre al Chiostro l’imprenditore Mario Bortoletto presenterà il libro autobiografico “La rivolta del correntista“, un vero e proprio vademecum contro gli abusi delle banche, chi preferirà seguire un altro incontro della serie “Hi-tech” potrà partecipare a “Le app che servono. Davvero“.

Tra gli eventi clou del pomeriggio, la proiezione del docufilm “Green Generation” e il dibattito sui “Comportamenti ecologici” (15.30, Sala Estense), dove l’astronauta Umberto Guidoni, l’imprenditore “a emissioni zero” Robert Niederkofler e il regista Sergio Malatesta illustreranno alcune soluzioni sostenibili per salvare il pianeta. Altro appuntamento da non perdere, quello delle 16, in Piazza del Municipio, con “I nuovi persuasori occulti“, dove Giovanni Calabrò, direttore generale per la Tutela del consumatore dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il pubblicitario Giampietro Vigorelli, il neuroeconomista Giorgio Coricelli, l’avvocato Carlo Orlandi, Luisa Crisigiovanni e Rosanna Massarenti di Altroconsumo discuteranno delle astuzie usate per farci comprare e illuderci che stiamo facendo la scelta migliore.

Gli ultimi appuntamenti della giornata si divideranno tra Mercato coperto e Chiostro di San Paolo: nel primo avranno luogo “Ti piacciono i biscotti?“, test assaggio rivolto ai bambini (16), “Cosmetici: quando l’apparenza inganna” (16.30) e “Difendersi dalle zanzare” (17), mentre al Chiostro si parlerà di “Fare shopping (online) senza pacchi” (16.30) e di “Smartphone e tablet: le cose da sapere prima di comprarli“.

Il programma dettagliato del Festival è disponibile qui

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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